Componente della difesa nazionale e della gestione delle emergenze, ecco da chi è composta e a chi risponde

 

Componente della difesa nazionale e della gestione delle emergenze, la Guardia Nazionale è divisa in Guardia Nazionale classica (Army National Guard) e Guardia Nazionale dell’Aeronautica (Air National Guard). Ogni Stato, oltre a Portorico e Distretto di Columbia, cioè quello della capitale Washington, hanno la propria Guardia nazionale.

La Guardia Nazionale è una forza militare riservista degli Stati Uniti, formata da cittadini-soldati che, nella vita quotidiana, svolgono lavori come tutti gli altri, ma si addestrano regolarmente, di solito un weekend al mese e due settimane l’anno, per essere pronti a intervenire in caso di bisogno.

La Guardia Nazionale una doppia funzione: può essere attivata sia dal governo statale che da quello federale. Il governatore statale è il comandante in capo e può chiederne l’intervento nel caso di emergenza ambientale, ma anche per far fronte a disordini e sommosse generali.

Tuttavia, il Presidente degli Stati Uniti può “federalizzare” la Guardia Nazionale. In questo caso il controllo passa al dipartimento della Difesa ed entra a far parte, in via temporanea, dell’esercito regolare. In genere avviene in caso di guerra, sicurezza interna a rischio e minacce su larga scala.

Donald Trump l’ha attivata per sedare le proteste che da tre giorni scuotono Los Angeles. Centinaia di persone stanno contrastando e contestando i raid anti-immigrati condotti dalle agenzie governative.

Nel 1965 uno dei presidenti più controversi della storia recente degli Stati Uniti, Lyndon B. Johnson, mobilitò la guardia nazionale in Alabama per proteggere la marcia pacifica di circa 600 attivisti afroamericani da Selma a Montgomery. E lo fece in contrapposizione con l’allora governatore segregazionista dello Stato, George Wallace. Il 7 marzo di quell’anno Wallace aveva fatto interrompere con la forza la marcia in un episodio passato alla storia come “Bloody Sunday”. L’evento, trasmesso in diretta nazionale, aveva suscitato indignazione e aveva spinto Johnson a ordinare la federalizzazione della Guardia Nazionale dell’Alabama.

Il 20 marzo, sotto comando federale, migliaia di militari protessero la marcia, che vide 25.000 manifestanti raggiungere Montgomery. L’intervento federale garantì la sicurezza del corteo e contribuì all’approvazione del Voting Rights Act nell’agosto 1965. Non succedeva da allora – 60 anni fa – che un presidente federalizzasse la Guardia Nazionale in aperto contrasto con il governatore dello Stato.