Vuole dare più attenzione alle questioni di ordine sociale nel mondo, come alle questioni di giustizia
Qualche volta la storia sembra quasi eterodiretta, a mostrare le linee reali su cui si muove e a fare vedere la pochezza di quelli che credono di muoverla. Ma specialmente, evidenzia la (colpevole, ma forse non tanto) indifferenza o forse meglio incapacità e cattiva voglia di seguire realmente quello che accade, specie, si dice, da parte dei più giovani. A mio modestissimo parere è la pochezza e la violenza di chi agisce o crede di agire nella storia quotidiana (politicanti e ‘intellettuali’, per capirci) piuttosto che la diffusione mostruosa dell’informazione diffusa a piene mani via internet a distorcere la realtà per i ‘più giovani’, specie considerato che è sistematicamente manipolata.
In poco più di 48 ore accadono cose di enorme importanza, non percepite o, peggio, percepite nella loro spettacolarità in quanto spettacolo, più che accadimenti capaci di determinare il nostro … beh, diciamo meglio, il vostro futuro.
Lo spettacolo grandioso, stupidamente guardato con sufficienza da molti, troppi, ‘intellettuali’ e loro promotori e altoparlanti, pessimi maestri, della ‘morte e resurrezione’ di Papa Francesco ne è un esempio folgorante – scusate l’ironia, ma lo Spirito Santo, proprio perché è santo, ha senso dell’ironia.
In poco più di una settimana ne abbiamo sentite di tutti i colori specialmente nel tentativo sciocco e rancoroso, di distruggere l’immagine di Francesco, spesso dipinto come un semi-barbaro parolaio ignorante (un gesuita, cioè il massimo della cultura!!!) fino a godersela per il ‘ritorno dell’Occidente’ nella Chiesa, da parte di un ‘colto’ agostiniano.
Certo, per carità, Leone XIV è il frutto o un frutto di mediazione. E che ci sarebbe di strano? Lo eleggono dei Cardinali, principî della Chiesa, in ipotesi nemmeno necessariamente sacerdoti, ma anche gestori politici del potere, della ricchezza, ma anche dell’insegnamento (non per nulla si chiama ‘Magistero’) della Chiesa. È ovvio che c’è bisogno di una trattativa politica e quindi di una mediazione, che non è solo di potere ma anche culturale nel senso più profondo del termine, in questo caso.
Vedremo come andrà a finire, ma i segnali vanno analizzati per cercare di vedere che idee abbia sul, ripeto, vostro futuro. Da un lato, un mezzo ritorno al ‘fasto’ della Chiesa: la ‘mozzetta’ rossa, il collare istoriato, la croce di Benedetto, dall’altro le scarpe nere, ma poi la provenienza: importante e articolata, sfaccettata. Vescovo di Chiclayo (come dire immondizia per uno come Trump, o il suo portavoce Bannon o i suoi presunti alleati Meloni in testa) e di Chicago, cioè il centro della modernità … attenti non del futuro violento e razzista di Musk, ma del lavoro operaio ancora residuo, superstite nelle fabbriche di automobili, dove, però, gli uomini sono veri, in carne e ossa … e sudano.
Avrà avuto la mozzetta rossa, ma è stato a soffrire e sudare in Perù, a fare il missionario e a confrontarsi con gli operai alla ricerca del lavoro … manuale, delle catene di montaggio.
Evviva, dice incredibilmente Trump, finalmente un ‘amerikano’ e lui, il Papa, zitto zitto a citare il … Concilio Vaticano II, cioè la prima rivoluzione nella Chiesa, poi gestita diplomaticamente da Paolo VI, e la seconda di Francesco: una rivoluzione radicale, piena di speranza che arriva dal sud più sud del mondo, dal ‘cortile di casa’ degli USA, espressione di quel gentiluomo del Presidente Monroe!
Non lo dico io, che non sono nessuno, lo dice un Cardinale di … Belgrado (la ‘capitale‘ politico-culturale di quella federazione Iugoslava … odiata dal cosiddetto ‘Occidente’) che spiega: «E’ legato al problema dei posti di lavoro nel quadro della rivoluzione digitale in corso la scelta di Robert Francis Prevost di scegliere il nome Leone XIV da Papa». A spiegarlo a Hrt, la Radio Televisione Croata, è stato il cardinale Ladislav Nemet, arcivescovo di Belgrado. «Il suo nome è il suo programma … vuole dare più attenzione alle questioni di ordine sociale nel mondo, come alle questioni di giustizia. Ha detto anche che siamo dentro una nuova rivoluzione». Appunto: rivoluzione, altro che restaurazione.
Nello stesso giorno, la Russia (o, se preferite, Putin) celebra, ignorata dalla stampa e dalla politichetta ‘occidentale’, la ‘vittoria’ sul nazismo della Russia, che a quella vittoria (o partecipazione alla vittoria) ha dato 26.000.000 di morti. E dovrebbe rinunciare a farlo, perché un erede (per carità: critico e ostile … ma sempre erede) dei collaboratori del nazismo dice che la ‘vittoria’ lui la celebra in altra data? Ma scherziamo? È una domanda politica e storica, non giornalistica: non è propaganda anche se, purtroppo, molti lettori penseranno così. Non so che farci!
E infine, nello stesso giorno, la Francia (il pugno nell’occhio della grande filosofa della politica Meloni Giorgia) con la, altrettanto odiata, Germania e … la Polonia, mettono le basi per l’unica cosa che ha un senso nella imbelle e oscura ‘politica’ europea, mettono le basi della «difesa comune» europea: l’unica via di uscita dalla scomparsa definitiva dell’Europa e quindi anche dell’Italia. Che, sottoscrittore di un fondamentale trattato che la metteva sullo stesso piano di Francia e Germania proprio nella difesa comune, resta ‘orgogliosamente’ esclusa e … se ne vanta!
Ah, dimenticavo, però. Oggi parte il Giro d’Italia, dall’Albania, merito della signora Meloni … altro che Cavour!
C’è una malizia nella storia?
Mah! Vuoi vedere che lo Spirito Santo, anche un po’ burlone, c’entra qualcosa?