Il concetto di Indipendent Senior Living (Senior Housing) non riesce a decollare nel panorama italiano delle soluzioni abitative per gli over65. La sfida, legata alla sua introduzione nel nostro Paese, è infatti legata non tanto al market share che le singole aziende fornitrici di questo servizio andranno a detenere, quanto più alla creazione di un mercato e di una consapevolezza dell’esistenza di questo prodotto/servizio. Ed anche dei servizi che possono offrire a valore aggiunto dell’immobile.
Independent Senior Living è un sistema di appartamenti indipendenti, con cucina e servizi, organizzati intorno a una serie di servizi comuni aggiuntivi, pensati per i bisogni di persone over 65, ancora in buona salute, dinamici, curiosi e pieni di possibilità. Ed è collegato all’’invecchiamento attivo’ definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano”.
la promozione di una buona salute fisica e mentale attraverso attività fisica regolare, sana alimentazione e screening medici;
la partecipazione attiva nella società, sia attraverso il lavoro, il volontariato, l’educazione permanente o le relazioni sociali;
la garanzia di sicurezza e supporto per gli over65, riducendo il rischio di isolamento sociale.
Sorge spontanea la domanda: se l’over65 è indipendente ed è in buona salute fisica e mentale perché dovrebbe lasciare la casa dove già vive e fare la scelta del Senior Living?
La risposta a questa domanda si trova spostando l’attenzione dall’elemento assistenziale e di cura normalmente associato alle soluzioni residenziali per over65 ai benefici aggiuntivi che il Senior Living presenta. Un complesso abitativo di Senior Living è spesso composto da più appartamenti in cui gli over65, da soli o in coppia, si possono trasferire e vivere in una comunità flessibile. Si può stare da soli o si può fruire delle occasioni di relazione, di eventi, di informazioni.
Ovviamente ci vogliono degli animatori magari volontari :per esempio un mutualismo di animazione gestito da volontari over65 della struttura o esterni nella logica dello ‘svecchiamento della società’ (‘counter-ageing society’).
Le attività maggiormente gettonate e svolte dai senior sono: 71% lettura giornali, libri e media; 68% aiuto familiare/domestico e cura di altri della famiglia; 56% rapporto continuativo e intenso con nipoti ecc (in calo per la diminuzione delle nascite). Si pensi di mettere a fattor comune queste attività.
Interessante il dato che il 43% di frequentazione di attività culturali, mostre, musei, cinema ecc. è rappresentato dagli over 65: in sintesi, queste attività annoverano i senior fra i migliori clienti.
Fra le priorità di esigenza, per i senior, ci sono la sanità e l’aumento della spesa sanitaria (85%) ed a seguire attuare efficaci politiche attive di lavoro per i giovani (47%) e al terzo posto il( 43%) vorrebbe l’incremento delle pensioni.
Altro beneficio associato al Senior Living è la specificità verso il target degli appartamenti, la garanzia per l’over 65 e per la sua famiglia di avere a disposizione un appartamento pensato appositamente per i bisogni di una persona che ,anche se ancora in salute, non ha più la stessa energia di un quarantenne.
Il Senior Living si pone come soluzione intermedia tra la completa autonomia della casa privata e l’assistenza di una RSA, essendo quindi ideale per gli anziani che stanno sperimentando i primi segni del tempo.
Negli Stati Uniti, nazione ove questo prodotto-servizio è originario, l’idea di lasciare la propria casa per un altro appartamento privato destinato agli over 65 non è rivoluzionaria come in Italia, ma è parte della tradizione del Paese ed è vista con normalità.
Il numero di Assisted Living Facilities negli Stati Uniti ha sorpassato il numero di Nursing Homes, arrivando ad ammontare a circa 16.000 Assisted Living Facilities. Il 69% di queste soluzioni abitative negli Stati Uniti presenta anche servizi terapeutici per gli anziani, classificandosi quindi più prettamente come Assisted Living.
La principale azienda profit operante nel settore del Senior e Assisted Living negli Stati Uniti è Brookdale Senior Living, con quasi 1000 strutture. La seconda azienda leader di mercato negli Stati Uniti, Sunrise Senior Living, arriva a 238 strutture, rendendo Brookdale Senior Living leader di mercato assoluto. Molto rilevanti sono le società non profit attive nel Senior e Assisted Living negli USA. Il principale provider di questa tipologia di soluzioni abitative è, infatti, l’Evangelical Lutheran Good Samaritan Society con 2274 strutture, seguito da Presbyterian Homes and Services con 2201 strutture. Tuttavia, nel settore complessivo dei servizi residenziali per anziani negli Stati Uniti il settore privato profit detiene l’81% delle strutture, lasciando al non profit e al settore pubblico meno del 20%.
E in Italia? Il mercato del Senior Living in Italia è ancora in fase di sviluppo, ma presenta prospettive interessanti. La domanda è alimentata dall’aumento della popolazione over65, con il 34,3% della popolazione come proiezione nel 2060. Gli investitori sono attratti da questo settore per la sua natura anticiclica e la redditività stabile nel tempo. I tassi di rendimento netto sono compresi tra il 5-6%. Le strutture tipicamente offrono bilocali di 50-60 mq, servizi di base e opzionali, e si concentrano in città capoluogo. Nei prossimi cinque anni, sono previsti 600.000 posti letto.
Le principali sfide per lo sviluppo del Senior Living in Italia includono:
Normative legislative: Mancano linee guida chiare e strumenti legislativi adeguati per supportare lo sviluppo del settore.
Integrazione sociale e tecnologica: È necessario promuovere la socialità e l’uso di tecnologie per migliorare la qualità della vita degli over65.
Riconversione di strutture esistenti: La riconversione di edifici dismessi in aree servite può aiutare a evitare l’isolamento sociale.
Collaborazione pubblico-privato: Iniziative coordinate tra enti pubblici e privati sono cruciali per ampliare l’offerta.
Si sta stabilizzando un ‘settore immobiliare over65’ considerando la speranza di vita che, in Italia, è di 84 anni.
Senior professor in Bocconi con la quale collabora, a vario titolo, dal 1981. Attuale posizione in Bocconi e SDA Bocconi nel Dipartimento di Analisi istituzionale e management pubblico (DAIMAP) e nell’Istituto di Pubblica Amministrazione e Sanità (IPAS); CERGAS (Centro di ricerca sull’assistenza sanitaria e sociale). Ideatore e direttore “Master in management delle imprese sociali” (23 ed)-Bocconi. Responsabile progetto:”Dai un senso al profitto”(XIV ed). Attuale posizione altre Università • Dal 2021 Codirettore scientifico e direttore MASTER IN MANAGEMENT delle IMPRESE SOCIALI e PREVIDENZA-LUM(Libera università Mediterranea)-Casamassima(BA)
• Fino al 2015 Codirettore del MASTER in ETICA D’AZIENDA (MEGA)-in collaborazione con l’Istituto Marcianum-Patriarcato di Venezia-Venezia(7^ edizioni). Membro del Consiglio Direttivo LILT(Lega Italiana Lotta Tumori)MILANO e BRIANZA,vice presidente SOTTOVOCE-ass.volontari IEO-MONZINO,consigliere CdA Fondazione Salvatore Maugeri Group-Pavia;Volunteer association advisor,Ideatore e presidente PREMIO IMPATTO-Salone CSR e INNOVAZIONE SOCIALE-Koinetica e Univ.Bocconi,;Membro ETHICS COMMITEE di Lombardi Group sa;LOINGsa-Bellinzona.
LIBRI:G.Fiorentini-TUTTE LE IMPRESE DEVONO ESSERE SOCIALI-Profitto e Impatto Sociale-FrancoAngeli 2021; G.Fiorentini, V.Saturni,E.Ricciuti-La VIS di AVIS-la valutazione socio economica delle donazioni del sangue-FrancoAngeli ed .-2016;Fiorentini G-M. Campedelli -La dote ed la Rete-una policy e un modello per le non autosufficienze-Fondazione Easy Care-Reggio Emilia;CD-ROM-2016;G.Fiorentini-G.Sapelli-G.Vittadini:Imprenditore: Risorsa o problema-BUR Saggi-Mi-2014;G.Fiorentini-V.Saturni-AVIS in the Italian transfusion System-FrancoAngeli –ed.Mi-2013; G.Fiorentini-V.Saturni ‘AVIS nel sistema trasfusionale italiano’; FrancoAngeli ed.-Mi 2013;G.Fiorentini-F.Calò-Impresa sociale &Innovazione Sociale –Franco Angeli ed.-mi-2013; D.Dal Maso-G.Fiorentini(a cura di)-Creare valore a lungo termine-Egea-2013