Del tutto a prescindere dai risultati definitivi e quindi dal Governo che sarà scelto in Germania, l’impressione netta e per certi versi positiva, per altri preoccupante, è che in Germania sia accaduto qualcosa di simile a ciò che è accaduto in Francia. Ciò che, purtroppo, non è accaduto in Italia.
Lo dice la altissima percentuale di votanti, oltre lo 80%. I tedeschi, come prima i francesi, hanno capito che bisognava fermare questa destra sempre più estrema ed estremistica che affligge l’Europa, ma in realtà il mondo intero, a cominciare dagli USA.
E lo hanno fatto nel solo modo in cui si poteva e doveva: andando a votare in massa. Ciò che non hanno fatto gli italiani, ma hanno fatto i francesi.
Sia come sia, comunque cioè vada il governo, un punto almeno sembra chiaro: l’estrema destra non è amata in Europa e, quando cresce troppo, la gente va a votare e vota contro la destra. Anche, credo, perché ha capito che, benché non facciano che negarlo, è una destra fascista, puramente e semplicemente fascista, anche se non sanno cosa sia il fascismo: lo sono nell’anima (si fa per dire), nel cervello, nella pelle, nella volontà di comandare, nell’incapacità di riconoscere ‘gli altri’ per propri pari.
Appunto, questo è l’aspetto negativo. La gente vota ‘contro’ la destra, ma non riesce a trovare un alternativa. Che non c’era nemmeno prima e infatti hanno lasciato che crescesse la destra sempre più estrema, la destra dell’urlo, della rabbia, della volgarità, dell’odio.
La domanda da porsi non è ‘perché’. Il perché è evidente: in Francia, come in Germania, come in Italia, specialmente in Italia. Ed è che un’alternativa chiara, attendibile, onesta e rispettabile non esiste. Cioè non esistono programmi attendibili non solo in Italia, ma in Europa. E in ciascun Paese, per l’Europa.
In Francia, come in Germania, come in Italia, per esempio, si parla solo o quasi solo, di migranti, che sono diventati un problema enorme, nella propaganda dei partiti di destra, nello strombazzamento della stampa più o meno di destra, ma, come sappiamo bene, non nella realtà.
I migranti, certo, sono un problema. E lo sono tanto più perché siamo in un momento di crisi economica grave, nella quale i migranti appaiono come quelli che ‘rubano’ i posti ai cittadini locali, e spesso non ci si rende conto che questa crisi economica è frutto proprio di certe politiche di destra, e oggi in particolare di quella statunitense, che cerca di piegare le nostre economie per guadagnare per la propria, e non da oggi.
In Italia, in particolare – alle prese con la propaganda belluina dei vari Salvini, Vannacci, Meloni ecc. – mancano completamente una destra liberale e capace e una sinistra, a sua volta liberale e capace. Quest’ultima in particolare, partita alla grande qualche anno fa con la scelta rivoluzionaria della Schlein e oggi impigliata in manovrette di palazzo e nel palazzetto della sede del PD: tra Franceschini, Boccia, Serracchiani, Provenzano, Emiliano, De Luca … Fico (l’ultimo ritrovatodel PD) e chi più ne ha più ne metta, attaccata da destra dai vari Renzi e Calenda, ma specialmente dalla rozzezza populista di Conte, ‘Giuseppi’ non per caso.
Allo stato dei fatti, se io fossi nel PD, me lo comincerei a porre seriamente il problema: nessuno ci garantisce che, a nuove elezioni, gli italiani facciano ciò che hanno fatto francesi e tedeschi, andare a votare contro la destra, ma per … nessuno. Il rischio è quello: che si voti contro e basta.
Che si aspetta a creare un ‘per’ … in Italia e in Europa? Non c’è più tempo.
Forse potrebbe aiutarci la crisi ucraina e la violenza USA … ma lo capirà la nostra ‘classe politica’? Badate che i cittadini ‘comuni’, come ci chiamate voi, il ‘popolo’ come dicono i più raffinati, lo ha capito benissimo: ma i programmi li dovete fare voi.