L’integrazione fra impresa, moda e non-profit stabilizzava un ruolo socio-economico e si è prestata ad una lettura aziendale e di responsabilità sociale

 

 

Per Giorgio Armani, la moda è sempre stata una buona notizia a prescindere. Nel sentire comune, a parte qualche scivolone sull’anoressia delle modelle e qualche sviamento per uso di sostanze, quando si dice moda si pensa al made in Italy, al bilancio positivo per le esportazioni, alle sfilate rutilanti, ai personaggi famosi ed alla creatività. Ma il mondo della moda e prevalentemente degli abiti è una buona notizia anche dal punto di vista filantropico ed in questa chiave di lettura Armani è sempre stato in prima fila.

Armani creo’ il neologismo di ‘stilista’ scalzando il concetto di grande ‘sarto’. Si potrebbe discutere sulla sua affermazione che comunque fu coerente con il suo comportamento di creatore di uno stile ed imprenditore dell’armonico con anche il suo apporto ai comportamenti sociali.

Armani ha detto la sua opinione come filantropo sul mondo della moda rutilante, ‘stressato’, contingente e legato, spesso, all’effimero  cercando (a volte insieme ad altri) nelle associazioni assistenziali e non profit una legittimazione ed una conferma filantropica in termini di proazione valoriale a medio periodo, continuità, diversificazione e un ‘senso’ per l’ immagine e il marketing.

Quindi, la moda non solo come fenomeno, ma come attore filantropico di una società che tradizionalmente la considera solo come pilastro economico e non come un valore sociale del sistema. Per Armani, l’integrazione fra impresa moda e non profit stabilizzava un ruolo socio economico e si è prestata ad una lettura aziendale e di responsabilità sociale:

– in chiave di marketing strategico il posizionamento dell’impresa moda si arricchisce di un ‘plus’ filantropico, altruistico, culturale, artistico che la fondazione Armani veicola tramite un’attività che fidelizza ulteriormente  la clientela o allarga il potenziale di adesione alla ‘mission’ della griffe;

– l’incremento di notorietà ed immagine in logica socio-culturale si concretizza in un incremento qualificato del business arricchendo i prodotti di una attrattività e di un coinvolgimento filantropico quale valore aggiunto non facilmente imitabile dalla concorrenza e oggetto di attenzione dei media al di là degli appuntamenti canonici delle sfilate;

i risultati sociali e culturali ottenuti sia tramite l’erogazione di fondi ad altre non profit sia gestendo in proprio le attività, incrementando il ruolo dell’impresa moda che si assume una responsabilità filantropica funzionale alla sua continuità strategica ed operativa nel business della moda. Per esempio, Armani sviluppa Milano città della moda che integra il proprio ruolo economico e imprenditoriale con quello della funzione di promozione filantropica ed artistica.

Armani, con il suo gruppo di imprese e con la Fondazione, ha un lungo elenco di partenariati con le comunità di assistenza e sociali del territorio nella logica che pone l’impresa come parte integrante della filiera sussidiaria per il bene comune e nelle situazioni di gravità come è stata la pandemia: Opera san Francesco a Milano, Anlaids, il progetto Go Ahead (2020) insieme anche a Leonardo Del Vecchio per le famiglie in difficoltà a Milano, la forestazione urbana con Milano Green Circle 90/91, fund raising per SanPatrignano, Obiettivo 3 -associazione sportiva per atleti con disabilità fondata Alex Zanardi, progetto Horizon per gli studi e la ricerca contro la retinite pigmentosa. Inoltre a maggio 2022, lo Chef dell’Emporio Armani Ristorante di Milano ha preso parte al progetto Mai più Fame – dall’Emergenza all’Autonomia, a supporto delle famiglie più vulnerabili colpite dall’emergenza alimentare. Ed ancora nel 2020 sostiene Save the Children con il progetto Mozambico con un focus di fund raising a Natale e con il progetto Punto Luce di Quarto Oggiaro (2021) a favore di ragazzi dai 6 ai 16 anni. Un programma di salute e nutrizione in Afghanistan è ancora svolto con Save the Children.

Armani civico lo troviamo nella sua amata Pantelleria con un progetto della rete idrica (700.000 euro). E’ stato anche ambasciatore d buona volontà dell’agenzia delle Nazioni Unite.
Durante la Milano Fashion Week di febbraio 2022, Giorgio Armani decide di far sfilare le collezioni Giorgio Armani donna e uomo senza musica in segno di rispetto per tutte le persone coinvolte nel conflitto in Ucraina. Il gruppo aderisce all’iniziativa di raccolta fondi di UNHCR (alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati), per le persone costrette a fuggire.

Armani filantropo si evidenzia anche nelle linee guida che ha voluto personalmente, un dettato di regole per il futuro: reinvestimento degli utili, attenzione all’innovazione senza rinunciare all’eccellenza e alla qualità, cautela nelle acquisizioni e priorità allo sviluppo globale del marchio. La governance futura ha nel reinvestimento degli utili (ovviamente bisogna vedere la percentuale) un testamento sociale importante in una logica di responsabilità sociale d’impresa. Ovviamente,  oltre alle iniziative assistenziali, di advocacy e di prospettiva politica della sostenibilità e dell’impatto.

Di Giorgio Fiorentini

Senior professor in Bocconi con la quale collabora, a vario titolo, dal 1981. Attuale posizione in Bocconi e SDA Bocconi nel Dipartimento di Analisi istituzionale e management pubblico (DAIMAP) e nell’Istituto di Pubblica Amministrazione e Sanità (IPAS); CERGAS (Centro di ricerca sull’assistenza sanitaria e sociale). Ideatore e direttore “Master in management delle imprese sociali” (23 ed)-Bocconi. Responsabile progetto:”Dai un senso al profitto”(XIV ed). Attuale posizione altre Università • Dal 2021 Codirettore scientifico e direttore MASTER IN MANAGEMENT delle IMPRESE SOCIALI e PREVIDENZA-LUM(Libera università Mediterranea)-Casamassima(BA) • Fino al 2015 Codirettore del MASTER in ETICA D’AZIENDA (MEGA)-in collaborazione con l’Istituto Marcianum-Patriarcato di Venezia-Venezia(7^ edizioni). Membro del Consiglio Direttivo LILT(Lega Italiana Lotta Tumori)MILANO e BRIANZA,vice presidente SOTTOVOCE-ass.volontari IEO-MONZINO,consigliere CdA Fondazione Salvatore Maugeri Group-Pavia;Volunteer association advisor,Ideatore e presidente PREMIO IMPATTO-Salone CSR e INNOVAZIONE SOCIALE-Koinetica e Univ.Bocconi,;Membro ETHICS COMMITEE di Lombardi Group sa;LOINGsa-Bellinzona. LIBRI:G.Fiorentini-TUTTE LE IMPRESE DEVONO ESSERE SOCIALI-Profitto e Impatto Sociale-FrancoAngeli 2021; G.Fiorentini, V.Saturni,E.Ricciuti-La VIS di AVIS-la valutazione socio economica delle donazioni del sangue-FrancoAngeli ed .-2016;Fiorentini G-M. Campedelli -La dote ed la Rete-una policy e un modello per le non autosufficienze-Fondazione Easy Care-Reggio Emilia;CD-ROM-2016;G.Fiorentini-G.Sapelli-G.Vittadini:Imprenditore: Risorsa o problema-BUR Saggi-Mi-2014;G.Fiorentini-V.Saturni-AVIS in the Italian transfusion System-FrancoAngeli –ed.Mi-2013; G.Fiorentini-V.Saturni ‘AVIS nel sistema trasfusionale italiano’; FrancoAngeli ed.-Mi 2013;G.Fiorentini-F.Calò-Impresa sociale &Innovazione Sociale –Franco Angeli ed.-mi-2013; D.Dal Maso-G.Fiorentini(a cura di)-Creare valore a lungo termine-Egea-2013