Oggi l’incontro a Parigi tra il Commissario europeo per il Commercio Maros Sefcovic e l’orologio statunitense, il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti, Jamieson Greer.
Ma chi è il negoziatore USA al commercio? Jamieson Greer è un avvocato, esperto in politiche commerciali internazionali, laureato in Studi Internazionali presso la Brigham Young University, con uno Juris Doctor presso la University of Virginia School of Law e un master congiunto in Diritto commerciale globale presso l’Institut d’Études Politiques de Paris (Sciences Po) e l’Université de Paris I Panthéon-Sorbonne.
Ha prestato servizio nel Corpo dei Giudici Avvocati Generali dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti, durante il quale ha trascorso un periodo in missione in Iraq.
In qualità di avvocato, “ha rappresentato clienti in contenziosi commerciali internazionali presso il Dipartimento del Commercio, la Commissione per il Commercio Internazionale e i tribunali federali”, inoltre “ha assistito i clienti in attività di advocacy davanti al Congresso USA, a funzionari di alto livello e ad agenzie con competenze sul commercio internazionale come l’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti (USTR), l’Ufficio per il Controllo dei Beni Esteri (OFAC), la Dogana e la Protezione delle Frontiere, l’Ufficio per l’Industria e la Sicurezza, il Consiglio di Sicurezza Nazionale, i Dipartimenti del Commercio, Difesa, Energia, Stato e Tesoro degli Stati Uniti. Tra i suoi clienti figurano aziende nei settori manifatturiero, tecnologico, energetico, farmaceutico, agricolo, finanziario, servizi di investimento, ospitalità e aerospaziale e difesa”.
Fino alla nomina a Rappresentante per il commercio negli Stati Uniti Greer, ha lavorato presso lo studio King & Spalding sviluppando “modelli di business sostenibili dal punto di vista geopolitico” per i clienti si rivolgono che si sono rivolti a lui per “gestire le questioni più importanti relative al commercio internazionale, tra cui il contrasto a pratiche commerciali sleali da parte dei concorrenti e alla concorrenza all’importazione, la gestione della competizione strategica tra Stati Uniti e Cina, il rispetto delle politiche di sicurezza nazionale, la gestione degli aspetti regolatori delle transazioni transfrontaliere, la definizione della politica commerciale del governo USA e la risposta a indagini e richieste governative”, come riportato dal suo profilo sul portale della Commissione per la Revisione Economica e della Sicurezza USA-Cina.
La commissione è stata creata dal Congresso degli Stati Uniti nell’ottobre 2000 con il mandato legislativo “di monitorare, indagare e riferire al Congresso sulle implicazioni per la sicurezza nazionale derivanti dalla relazione commerciale ed economica bilaterale tra gli Stati Uniti e la Repubblica Popolare Cinese, e di fornire, ove opportuno, raccomandazioni al Congresso per azioni legislative e amministrative”.
Greer è tornato a occupare l’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti (USTR) dopo aver precedentemente ricoperto il ruolo di Capo di Gabinetto dell’ambasciatore Robert Lighthizer durante il primo mandato del presidente Trump. Arrivato al governo con la missione di “ridurre l’enorme deficit commerciale del Paese, difendere la produzione, l’agricoltura e i servizi americani, oltre che aprire i mercati d’esportazione, già nel corso della prima presidenza Trump, Greer ebbe un ruolo centrale nell’attuazione dei dazi contro la Cina e nella successiva negoziazione dell’Accordo Fase Uno tra Stati Uniti e Cina. Jamieson Greer ha avuto un ruolo chiave anche nella negoziazione e approvazione dell’Accordo Stati Uniti-Messico-Canada (USMCA) da parte del Congresso statunitense.