Dopo il pensionamento, il lavoratore-dipendente ‘in carne ed ossa’ lascerà in dote all’impresa il suo patrimonio accumulato con l’IA durante la sua vita lavorativa ed essa produrrà ricchezza e, probabilmente, profitto, all’infinito

 

 

L’Intelligenza Artificiale può generare il Gemello Digitale che può evolversi fino a diventare una vera e propria replica digitale di risorse fisiche potenziali ed effettive (gemello fisico), di processi, di persone, di luoghi, di infrastrutture, di sistemi e dispositivi che possono essere utilizzati per vari scopi. E le pensioni cosa c’entrano?
E’ di qualche giorno fa la suggestione, la proposta, il divertissement (?) della dichiarazione della direttrice generale dell’INPS  Valeria Vittimberga riguardo al Gemello Digitale come risorsa aziendale il cui valore di produzione (presente e futuro) è base per i contributi previdenziali (cioè le pensioni) e capitalizza il patrimonio accumulato (rimanenze di intelligenza) con l’Intelligenza Artificiale. Tutto questo ha fatto il giro del mondo dei media (giornali, TV, radio, social ecc.). Il concetto è stato espresso così: ‘Le realtà digitali corrono più veloci delle nostre regole.Il valore di un lavoratore non si misura solo negli anni di servizio, ma nel patrimonio immateriale di dati, relazioni e contributi computazionali che continua a produrre’.
Il concetto è che, dopo il pensionamento, il lavoratore-dipendente ‘in carne ed ossa’ lascerà in dote all’impresa il suo patrimonio accumulato con l’IA durante la sua vita lavorativa ed essa produrrà ricchezza e, probabilmente, profitto, all’infinito.
Però, la retribuzione non ha tenuto conto dei lasciti di ruolo dei Gemelli Digitali composti da elementi tangibili e intangibili:
  • l’uso di sviluppo ed innovazione dell’IA;
  • la costruzione di data base sofisticati;
  • gli optional di IA utili per gestire gli strumenti;
  • produzione pianificata in funzione del rapporto fra le macchine ed i tipi di materie prime;
  • il controllo qualità e la riduzione degli sfridi;
  • la predittività di guasti;
  • la robotica intelligente che aiuta gli operatori;
  • la supply chain e rotture di stock evitate;
  • la creazione nuovi prodotti integrando i dati e sviluppando la multifattorialità;
  • la responsabilità della supply chain in termini di sostenibilità.
La base del sistema pensionistico è il finanziamento a ripartizione, cioè i lavoratori, durante la loro vita lavorativa, pagando i contributi, acquisiscono il diritto a conseguire la pensione nel momento in cui cesseranno di lavorare. Tale sistema prevede, quindi, che i contributi versati in un determinato anno vengano utilizzati per erogare i trattamenti pensionistici dello stesso anno. Se si riuscisse a dare un valore all’attività del Gemello Digitale, questi non vanterebbe la pensione anche se deve sostenere i suoi costi di manutenzione.
Il dipendente ha lavorato insieme al suo gemello (avatar, macchina ecc.) e lascia in eredità il lavoro del suo Gemello Digitale che è la rappresentazione virtuale di un’entità fisica, vivente o non vivente, di una persona o di un sistema anche complesso connessa a una parte fisica e con la quale può scambiare dati e informazioni, sia in modalità sincrona (in tempo reale), che asincrona (in tempi successivi). Il dipendente, come Giano Bifronte, ha sviluppato passato e futuro.
Alcune considerazioni riguardano la  separazione fra la presenza fisica e l’apporto di valore dell’IA generato. Ci si domanda: questo non andrebbe a ridimensionare il monte contributivo basato sull’integrazione fra risultati reali e risultati intangibili prodotti dal dipendente in congiunzione con il Gemello Digitale e sul quale calcolare i contributi previdenziali?
Quindi, i contributi previdenziali dovrebbero essere prelevati sia dai risultati dei lavoratori umani, ma anche dagli extraprofitti che si generano con il valore aggiunto dell’IA che ha aumentato la produttività e l’efficacia di una attività di lavoro ( tangibile ed intangibile) e sul valore futuro. Fino ad ora, quasi per convenzione, si è sempre calcolato con un sistema della contribuzione previdenziale basata sull’evidence based -valore economico della retribuzione specchio dell’apporto del dipendente; ora si deve considerare anche il valore  dei contributi computazionali che sono tracciabili ma non corrispondono alle tradizionali ore lavorate. E se i Gemelli Digitali si sentissero defraudati? E se facessero sciopero?

Di Giorgio Fiorentini

Senior professor in Bocconi con la quale collabora, a vario titolo, dal 1981. Attuale posizione in Bocconi e SDA Bocconi nel Dipartimento di Analisi istituzionale e management pubblico (DAIMAP) e nell’Istituto di Pubblica Amministrazione e Sanità (IPAS); CERGAS (Centro di ricerca sull’assistenza sanitaria e sociale). Ideatore e direttore “Master in management delle imprese sociali” (23 ed)-Bocconi. Responsabile progetto:”Dai un senso al profitto”(XIV ed). Attuale posizione altre Università • Dal 2021 Codirettore scientifico e direttore MASTER IN MANAGEMENT delle IMPRESE SOCIALI e PREVIDENZA-LUM(Libera università Mediterranea)-Casamassima(BA) • Fino al 2015 Codirettore del MASTER in ETICA D’AZIENDA (MEGA)-in collaborazione con l’Istituto Marcianum-Patriarcato di Venezia-Venezia(7^ edizioni). Membro del Consiglio Direttivo LILT(Lega Italiana Lotta Tumori)MILANO e BRIANZA,vice presidente SOTTOVOCE-ass.volontari IEO-MONZINO,consigliere CdA Fondazione Salvatore Maugeri Group-Pavia;Volunteer association advisor,Ideatore e presidente PREMIO IMPATTO-Salone CSR e INNOVAZIONE SOCIALE-Koinetica e Univ.Bocconi,;Membro ETHICS COMMITEE di Lombardi Group sa;LOINGsa-Bellinzona. LIBRI:G.Fiorentini-TUTTE LE IMPRESE DEVONO ESSERE SOCIALI-Profitto e Impatto Sociale-FrancoAngeli 2021; G.Fiorentini, V.Saturni,E.Ricciuti-La VIS di AVIS-la valutazione socio economica delle donazioni del sangue-FrancoAngeli ed .-2016;Fiorentini G-M. Campedelli -La dote ed la Rete-una policy e un modello per le non autosufficienze-Fondazione Easy Care-Reggio Emilia;CD-ROM-2016;G.Fiorentini-G.Sapelli-G.Vittadini:Imprenditore: Risorsa o problema-BUR Saggi-Mi-2014;G.Fiorentini-V.Saturni-AVIS in the Italian transfusion System-FrancoAngeli –ed.Mi-2013; G.Fiorentini-V.Saturni ‘AVIS nel sistema trasfusionale italiano’; FrancoAngeli ed.-Mi 2013;G.Fiorentini-F.Calò-Impresa sociale &Innovazione Sociale –Franco Angeli ed.-mi-2013; D.Dal Maso-G.Fiorentini(a cura di)-Creare valore a lungo termine-Egea-2013