Dopo lo scontro con Musk, che accadrà in NASA è difficile dirlo. Impossibile prevedere che pensa di fare uno che gioca al pallottoliere con i dazi!
Certo, non si può parlare di stabilità nelle attività dello spazio negli Stati Uniti. E per Donald Trump che aveva fatto tante promesse, tra tutte di chiudere la guerra in Ucraina in 24 ore (maggio 2023, durante un town hall della CNN), non è che la dimostrazione dell’ennesima esibizione pagliaccia di un parolaio senza contenuti.
Ok, veniamo pure al sodo.
Dopo il grande feeling ostentato tra Elon Musk e Donald Trump mentre il primo pagava profumatamente la campagna elettorale al secondo, una lite furibonda a mezzo social -peggio di gallinacce in un pollaio- ha strappato una farsa durata da luglio 2024!
Tra queste sciarre che sinceramente poco si addicono a due figuri che si sono titolati guide del mondo, a farne le spese è l’ente spaziale più famoso del mondo. Cerchiamo di ricordare qualche passaggio.
Nel rimpasto per mettere i propri famigli ai posti giusti della nuova amministrazione, alla NASA infatti Musk aveva preteso di avere a capo Jared Isaacman, per governare i suoi interessi più diretti.
Isaacman è un imprenditore e non un astronauta, come più volte millantato. E sì, perché se basta aver acquistato un volo spaziale di tre giorni a bordo del veicolo Crew Dragon Resilience (maggio 2021) potremmo pur dire di essere ‘gente dell’aria’ tutti noi che siamo saliti a bordo di un aereo almeno una volta! Perché quel volo targato SpaceX non ha avuto per altro nessuna finalità scientifica ma solo la raccolta di donazioni per un ospedale pediatrico.
Ma ogni bel gioco dura poco. «Elon si stava esaurendo». Così Trump si è espresso in favore di chi si sapeva fosse un amico. E il brother ha replicato dicendosi pronto a ritirare la navicella Dragon in uso alla NASA, salvo fare marcia indietro poco dopo.
Trump e Musk litigano, Trump toglie il giocattolo a Musk, Musk si arrabbia e decide di creare un terzo polo politico negli Stati Uniti! Nemmeno William e Lee Bell, gli autori della soap opera della CBS ‘Beautiful’ sono arrivati a tanto!
L’amministratore della NASA -per fare chiarezza- è il funzionario di più alto rango dell’agenzia spaziale nazionale degli Stati Uniti; è il principale decisore dell’ente, responsabile della leadership e della politica spaziale del Paese. Amministra circa 25 miliardi di dollari all’anno. Quindi un ruolo altamente strategico. E ci auguriamo che la scelta ricaduta su Sean Duffy non sia dovuta solo a una consultazione astrologica (non astronomica!) ma a più fondate motivazioni di quelle che avevano indicato Isaacman. Il rimpasto è avvenuto pochi giorni prima che il Senato votasse la nomina di Isaacman.
Duffy è il Segretario dei trasporti (la carica che in Italia ricopre Matteo Salvini e speriamo che a nessuno venga in mente di emulare anche in questo gli Stati Uniti!) e avrà una carica ad interim.
Trump su di lui ha scritto in post su Truth: «Sean sta facendo un o straordinario nella gestione degli affari dei trasporti del nostro Paese, inclusa la creazione di sistemi dicontrollo del traffico aereo all’avanguardia e allo stesso tempo sta ricostruendo le nostre strade e i nostri ponti, rendendoli di nuovo efficienti e belli periodo».
Come rileva la CNN, il post di Trump però non ha chiarito lo status di Janet Petro, che ha ricoperto la carica di direttore della NASA da gennaio 2025 (ovvero dalle dimissioni di Bill Nelson) fino all’avvento di Duffy.
La Petro ha 65 anni, è nata nel Michigan ed è ingegnere con laurea conseguita Accademia di West Point e mba alla Boston University. Suo padre Andrew, ingegnere alla Chrysler ha lavorato ai programmi Mercury e Gemini e Apollodel Kennedy Space Center. Quindi una figlia d’arte, ufficiale di complemento nell’esercito americano, è stata pilota di elicotteri e prima di far ingresso alla NASA, ha lavorato per la McDonnell Douglas Aerospace. Prima donna a ricoprire la carica di vicedirettrice.
Ci soffermiamo su di lei perché in questi anni di alto potere ha svolto un ruolo fondamentale nella missione Artemis, che ha promesso di riportare gli astronauti sulla Luna e la Nasacon partner internazionali e commerciali, tra cui l’Italia.
Che accadrà in NASA è difficile dirlo. Impossibile prevedere che pensa di fare uno che gioca al pallottoliere con i dazi!
E intanto le stelle stanno a guardare…