La pretesa dell’auto-definito ‘mondo occidentale’ di imporre la propria volontà, definita ‘regole’, con la forza su altri, che sono pazzi. È così che si risolvono i problemi: coi manicomi!

 

 

 

Il più chiaro, senza nemmeno volerlo e certo senza saperlo è l’oligarca più alto (e più violento) del mondo, ma anche inconsapevole: Crosetto, che vuole armi comunque e a prescindere perché «Israele ha il timore che l’Iran usi l’atomica, IO SONO PREOCCUPATO DA UN ANNO … »: notate quel «timore»! Cui fa eco l’ineffabile Tajani, che si lamenta di essere stato svegliato alle 04.00 del mattino anche se non si capisce perché lo abbiano svegliato: è del tutto inutile, e infatti se la prende con la Schlein che si è svegliata alle otto!

Ma a parte queste piccolezze da cortile, ciò che conta davvero è il fatto, molto grave e pericoloso, che i nodi, quelli veri, stanno venendo al pettine.

L’apparenza è semplice e sostanzialmente chiara. E si può sintetizzare così in due parole: tre criminali, capi di Governi irti di armi e di mentalità violenta e profondamente elitaria (leggi: razzista, nel senso “io sono meglio di te, anzi di tutti”) cercano con la forza di fare valere le proprie ‘ragioni’: leggi le proprie pretese. Perché a parlare di ragioni, non vedo nessuno … sarebbe, infatti, micidiale!

Putin, la Russia, (il meno peggio, a mio parere, ma non a caso considerato il pessimo!) pensa di potere reagire all’accerchiamento della NATO (cioè degli USA) dopo avere cercato, su richiesta USA, di entrare a fare parte della NATO, per scoprire che lo scopo era disarmarlo. E quindi, ad accerchiamento avvenuto (badate bene, avvenuto!) reagisce su un punto per lui, vitale: l’Ucraina e la Crimea, le ultime trincee che le restano, mentre cerca di consolidare (con scarso successo) la sua entrata sul Mediterraneo, il vecchio sogno della Russia fatto per lo più risalire a Pietro il Grande (fine 1600 circa). Successo modesto quanto al Mediterraneo, reso ancora più modesto con il rovesciamento del regime di Assad e la posizione sempre più ostile, benché ‘mediatoria’, dellaTurchia ma specialmente con l’incapacità, sì, di vincere, ma anche di perdere in Ucraina.

E quindi una Ucraina, ridotta nel territorio, e ‘neutrale’ diventano, una questione di principio: il peggio del peggio in politica internazionale. La ‘sicurezza’ lo abbiamo capito tutti non c’entra nulla: sono i principî che contano e «neutralità» è solo una parola.

Gli USA, alle prese con un Governo repressivo e autoritario (sono stati appena uccisi due deputati e arrestato un Senatore … non male in pochi mesi di governo), constatano la progressiva e inarrestabile perdita di potere sul resto del mondo e la incapacità evidente di imporre alla Russia e all’Ucraina di interrompere la guerra, minacciando sanzioni economiche o azioni distruttive ‘mai viste prima’! Proprio come fanno quei bambini di cui Trump parla con piacere insieme al figlio di Musk e a Merz. Ma trascurano (per pura arroganza, resa meravigliosamente dal cow-boy in bretelle, con casa a Manhattan) i Paesi europei, non l’Europa alla canna del gas, che si sentono tagliati fuori e ricattati dagli USA, che minacciano di dargli meno armi o, meglio, vogliono che l’Europa «si difenda da sé»: cioè compri armi e gas a carrettate e subito, visto che ne producono anche in eccesso, e oltretutto ne può controllare l’uso … le armi per i bambini, appunto, gli togli la batteria e  … pufff!

D’altra parte, per eccitare ‘l’opinione pubblica’ statunitense (cioè le principali reti di ‘informazione’ che ‘fanno’ l’opinione pubblica … in un mondo in cui ormai la gente nemmeno più apre un giornale elettronico) minaccia dazi folli che eccitano la volontà di fare male della popolazione statunitense, ma li deve ritirare per evitarne l’impoverimento ulteriore, e quindi si limita a lanciare una campagna crudele e violenta contro gli immigrati che  … lavorano e producono in USA e quindi rischia di darsi la zappa sui piedi, come noi in Italia. Il caso della Tesla, Piccolotti a parte, è emblematico!

Ma si accorge che in realtà non controlla più il mondo, al massimo ne ricatta una parte. E quindi asseconda le follie omicide di Israele (sì, per carità, Netanyahu, che si addossa tutta la responsabilità, cosa alla quale non crede nessuno innanzitutto in Israele!) che si sente finalmente incontrollabile e, oltre al massacro dei palestinesi (nella realizzazione dei piani già elaborati di Ben Gurion, del quale si sente l’erede, migliore!) scatena un altro mezzo massacro nell’inesistente e abbandonato da tutti Libano, e una guerra distruttiva contro l’Iran accusato da oltre trent’anni di volersi fare la bomba atomica, peraltro mai realizzata. Per scoprire, però, che di morti ne fa tantissimi, ma di risultati ben pochi, salvo quello prevedibile (ma, non a caso, non ne parla nessuno) di scatenare il massimo del terrorismo, appena le bombe si fermeranno. Perfino Crosetto se ne è accorto !

L’Europa sta nel mezzo, a cercare di mettere bocca invece di mettere pace, di nuovo in maniera confusa e colonialista, complicando le eventuali trattative Russia-USA e con situazioni contraddittorie: da un lato si ‘ri-allea’ con l’avversario di sempre, la Gran Bretagna, perché ha la bomba atomica: ma nessuno spiega a che cosa servirebbe, chiacchiere a parte! Ma l’hanno almeno letto il Trattato ABM ?

Dall’altro lato, rilancia il riarmo e quindi il direttorio tedesco del nuovo cancelliere, anti-russo, ma in realtà anti-Merkel, fino al midollo (occorre ricordarlo cosa possa significare?) che, non per nulla, è l’unico che venga avvertito da Israele dell’attacco all’Iran. insomma, l’Europa risponde alla guerra minacciando, velleitariamente, guerra.

E questa ultima guerra, non solo non è l’ultima, ma sembra soltanto la più importante. Ci sono circa 50 guerre in corso al mondo; il Papa cita i massacri in Nigeria, in Sudan, in Myanmar, ecc. mentre lo scontro recente tra India e Pakistan riapre, una vecchia ferita, manco a farlo apposta frutto del colonialismo becero europeo: hanno voglia i “teorici” di Trump e soci, per non parlare di Meloni (che corre in Canada prima degli altri per fare sapere che c’è anche lei!) e sorvolo sui nostri vari Bettini e Renzi a sostenere che è ora di finirla di parlare di colonialismo, che “l’Occidente” agisce come Tafazzi. È questa, invece, la battaglia scatenata da Trump, e … Putin, accompagnati dai loro mandatari di fatto Netanyahu, Starmer, Merz.

Il punto, alla fine, è che sarebbe venuto il momento di affrontare il tema vero.

Non solo il bipolarismo è finito dalla fine del secolo scorso, ma se il monopolarismo ha fatto un ‘flop’ devastante, il multipolarismo non è ancora nato e non sembra prossimo a farlo: le regole, che non sono né bi né multi polari, vengono distrutte una ad una. Non per nulla, in questo disastro, in questo massacro di milioni di persone, il presunto grande nemico o decisore mondiale, la Cina, è lontanissima (anche, credo, per motivi culturali, in senso positivo) dal prendere una posizione, a meno di tirarcela per i capelli. Certo, Taiwan sta sempre lì!

Questo ‘disordine’ c’è perché è, è stato e continua ad esserlo voluto dalle cosiddette grandi Potenze, che hanno violato allegramente tutte le regole che dicevano di volere imporre ad altri di rispettare: convinti di fare il proprio interesse: l’interesse nazionale come dice la risibile «Signor Presidente del Consiglio on. le Giorgia Meloni»!

Il mondo non è più nelle loro sanguinanti mani. Ma la ‘vittoria’ dei ‘più forti’ appare sempre più lontana e difficile: i ‘piccoli’ hanno capito che possono reagire e lo vogliono. Magari al prezzo delle proprie città, come l’Iran, ma si ribellano sempre di più. Per ora in litigi condominiali ma con milioni di morti!

Vedo oggi, non a caso, una espressione che rivela, purtroppo, la mentalità colonialista e oltranzista di gran parte di quello che oggi si autodefiniscemondo occidentale’ e che osa definirsi ‘mondo civile o libero’ (come l’Italia?) in un titolo di stamane, allucinante: «Rovesciare i regimi o no?» o anche «I pazzi’ e l’odio per la democrazia», appunto: la pretesa di imporre la propria volontà, definita ‘regole’, con la forza su altri, che sono pazzi. È così che si risolvono i problemi: coi manicomi!

Che vergogna.

Ci aspettano alcuni decenni, non solo più poveri, ma certamente più insicuri che mai.

Temo.

Di Giancarlo Guarino

Giancarlo Guarino è Professore ordinario, fuori ruolo, di Diritto Internazionale presso la Facoltà di Economia dell’Università di Napoli Federico II. Autore di varie pubblicazioni scientifiche, specialmente in tema di autodeterminazione dei popoli, diritto penale internazionale, Palestina e Siria, estradizione e migrazioni. Collabora saltuariamente ad alcuni organi di stampa. È Presidente della Fondazione Arangio-Ruiz per il diritto internazionale, che, tra l’altro, distribuisce borse di studio per dottorati di ricerca e assegni di ricerca nelle Università italiane e straniere. Non ha mai avuto incarichi pubblico/politici, salvo quelli universitari.