ANSA/CLAUDIO PERI
L’economia sociale è passata attraverso espressioni di magistero di Papa Francesco, economista sociale (anche), scomparso oggi.
Con la lettera enciclica ‘Fratelli tutti, Papa Francesco ha voluto mandare una ‘circolare’ al mondo assumendo le considerazioni che auspicano il dialogo ‘con tutte le persone di buona volontà’ (6) di essa una parte ha in filigrana il concetto di impresa e attenzione al volontariato.

Sono 8 capitoli e 287 punti che si sviluppano sulla figura di San Francesco e sulla parabola del ‘Buon Samaritano’, e poi, in logica di ‘zoom’ selettivo, su temi e politiche di respiro internazionale, sulla governance del mondo. Ed ancora sulla fraternità universale (….50,142,173…), sulla solidarietà (inseparabile dal principio di
sussidiarietà (187), sulla pace e la guerra, sui movimenti migratori, sul dialogo, sull’amore sociale, sulla gentilezza e sulla tenerezza, contro la pena di morte e così via. Ma appare, in modo carsico, un modello di impresa con una imprenditorialità sociale che integra l’economico ed il sociale.
A prima vista sembra che i temi affrontati nella ‘Fratelli tutti’ siano a valenza solo macroeconomica e di strategia mondiale, quasi a sfuggire dai temi e dai problemi dell’economia del vivere quotidiano, con le polarizzazioni verso una casta di superricchi sempre più ricchi ed un popolo povero sempre più povero. Ed il Covid-19 ha evidenziato la  tendenza.Questa situazione non è solo grave per l’oggi, ma ipoteca il futuro perché la pandemia come ‘segno negativo dei tempi’ è, in verità, una sindemia: patologia ancor più grave perché si innesta su malattie non trasmissibili (Mnt) come il cancro, il diabete, l’ipertensione, l’obesità ecc. che fanno schizzare alle stelle i morti della pandemia. Se questo è vero (si veda Horton-edito di The Lancet e prima ancora Singer……) c’è bisogno di avere attori economici, finanziari e industriali che cambiano il loro registro di valori  e passano dalla vision-mission al purpose.
Papa Francesco nella sua enciclica ‘Fratelli tutti’ evidenzia una domanda microeconomica e di economia aziendale: quali istituti-aziende-organizzazioni legano la natura pastorale dei temi universali dell’enciclica con quella popolare ed ontologica degli effetti? Chi fa da tramite? Chi traduce ed esprime concretamente la solidarietà “come virtù morale e atteggiamento sociale(114)””in servizio(115)”?.
Quale impresa-azienda emerge dall’enciclica? Una caratteristica necessaria è l’imprenditorialità sociale che sottende le imprese-aziende; essa è “una nobile vocazione orientata a produrre ricchezza e a migliorare il mondo per tutti……….. Quindi, “capacità economiche e tecnologiche (123)” al servizio del bene comune e strumenti di gestione della proprietà privata sulla quale si innesta la “destinazione universale dei beni della terra e, pertanto, il diritto di tutti al loro uso (123)”. Questo non è un attentato alla proprietà privata, ma un sancire che la responsabilità sociale delle imprese-aziende considera l’integrazione equilibrata fra valore d’uso e valore di scambio. Il concetto di equilibrio, in economia aziendale, è fondamentale perché è inteso come massimizzazione relativa dei risultati economici e non economici contemperando stakeholders e shareholders.
A fronte della migliore combinazione delle risorse e della remunerazione dei fattori produttivi che devono perseguire obiettivi di reddito positivo da distribuire agli shareholders e da reinvestire nell’azienda per dare una continuità al dinamismo in arco temporale breve ,medio e lungo periodo.L’equilibrio economico delle imprese-aziende e’ dato dalle condizioni-vincolo per una autonoma esistenza di imprenditoria solidale.
In sintesi, anche nominalistica, tutte le imprese-aziende devono essere sociali e ad impatto sociale misurabile e valutabile; spazio che si popola di risorse materiali ed immateriali, di persone e parte dell’ecosistema e diventa luogo.
L’impresa sociale è la ‘locanda “ove il buon Samaritano ha potuto “risolvere ciò che lui da solo in quel momento non era in condizione di assicurare (165)”.
Ed anche qui la sussidiarietà è contesto di approccio macro e microeconomico e filiera fra privato profit-non profit e pubblico“che garantisce la partecipazione e l’azione delle comunità e organizzazioni di livello minore, le quali integrano in modo complementare l’azione dello Stato(175)”. Questa filiera ha risultati di tutela ambientale, sociali e di governance (si veda ESG-Environmental, Social, Governance ed anche il riferimento agli SDGs).
Questo non vuol dire “omogeneizzare la società, ma sicuramente ci permette di lavorare insieme. Può unire molti nel perseguire ricerche congiunte in cui tutti traggono profitto (228)”. Il profitto dell’impresa sociale non può essere inteso come massimizzazione assoluta del profitto, ma sua massimizzazione relativa.
Integrando il concetto di impresa sociale con la sussidiarietà, in logica economico aziendale, l’imprenditorialità sociale (formula imprenditoriale sociale) c’ è dinamismo aziendale che pre-vede ed è proattivo.
Se ci focalizziamo sulla sussidiarietà aziendale (filiera sussidiaria), che è presupposto della sussidiarietà, si prospetta una integrazione e di simmetria di tipo aziendale con il privato non-profit e profit ; un insieme di aziende private che strutturano una “partnership” con le aziende pubbliche sui risultati aziendali finalizzati al bene comune. In tempo di COVID19, l’hashtag #tuttinsiemecelafaremo rischia di essere estetica comunicativa e “parola d’ordine”, non un fatto organizzativo. La massimizzazione assoluta del profitto non può essere l’imperativo categorico- teleologico delle aziende.
Le imprese sociali, siano esse profit e non profit, sono le aziende che possono giocare questo ruolo con una formula imprenditoriale che  è attenta al “valore dei valori”senza cadere nell’assistenzialismo paternalista, ma sostenendo un ordine sussidiario ove  mercato e “quasi mercato” si integrano fra loro.(57).
E c’è un attore come il volontariato che è “amicizia sociale genuina(99)”. E’ un’ apertura universale verso il dolore e lo sconforto della gente,il bisogno economico che drammaticamente morde le famiglie. Si può fare accompagnamento ed assistenza alle persone che si stanno staccando dal  “contesto sociale ed antropologico,quasi come una “monade” sempre più insensibile”(111). Alcuni si distaccano per volontà, altri per necessità come i pazienti. Il volontariato pratica “la solidarieta’ che si esprime concretamente nel servizio, che può assumere forme molto diverse nel modo di farsi carico degli altri. Il servizio è in gran parte  avere cura della fragilità…(115).”“Il servizio non è mai ideologico, dal momento che non serve idee, ma persone” (115)”.d infatti il volontariato svolge il suo servizio (chrestotes)dicendo “parole di incoraggiamento, che confortano, che danno forza, che consolano, che stimolano» (223).Nel nostro lessico si usa “dire “permesso”, “scusa”, “grazie” E’ “la gentilezza” agita come”……..una liberazione….. dall’ansietà ….(224).”.
Nell’enciclica si sottolinea che nessuno si salva da solo” e ”la  recente pandemia ci ha permesso di recuperare e apprezzare tanti compagni e compagne di viaggio che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita. Siamo stati capaci di riconoscere che le nostre vite sono intrecciate e sostenute da persone ordinarie che, senza dubbio, hanno scritto gli avvenimenti decisivi della nostra storia condivisa: medici, infermieri e infermiere, farmacisti, addetti ai supermercati, personale delle pulizie, badanti, trasportatori, uomini e donne che lavorano per fornire servizi essenziali e sicurezza, volontari, sacerdoti, religiose,… (54)”.
La sussidiarietà è contesto di approccio macro e microeconomico e filiera fra privato profit-non profit e pubblico “che garantisce la partecipazione e l’azione delle comunità e organizzazioni di livello minore, le quali integrano in modo complementare l’azione dello Stato (175)”.  
La convinzione concettuale che se si fa sviluppo economico si fa anche sviluppo sociale è un paradigma da capovolgere; è vero il contrario o quantomeno si deve avere un approccio sincrono: economico e sociale sono due azioni che, in modo sincrono, sviluppano il benessere della nazione. E sono interdipendenti e raggiungono  risultati ambientali, sociali e di governance a favore di tutte le imprese -aziende (si veda il mantra degli SDGs- the 17 Sustainable Development Goals- e dell’ ESG–Environmental, Social, Governance).
“Nessuno si salva da solo” e quindi il principio di sussidiarietà sono il principale volano del recupero economico e sociale del sistema. Concetti di economista sociale.

Di Giorgio Fiorentini

Senior professor in Bocconi con la quale collabora, a vario titolo, dal 1981. Attuale posizione in Bocconi e SDA Bocconi nel Dipartimento di Analisi istituzionale e management pubblico (DAIMAP) e nell’Istituto di Pubblica Amministrazione e Sanità (IPAS); CERGAS (Centro di ricerca sull’assistenza sanitaria e sociale). Ideatore e direttore “Master in management delle imprese sociali” (23 ed)-Bocconi. Responsabile progetto:”Dai un senso al profitto”(XIV ed). Attuale posizione altre Università • Dal 2021 Codirettore scientifico e direttore MASTER IN MANAGEMENT delle IMPRESE SOCIALI e PREVIDENZA-LUM(Libera università Mediterranea)-Casamassima(BA) • Fino al 2015 Codirettore del MASTER in ETICA D’AZIENDA (MEGA)-in collaborazione con l’Istituto Marcianum-Patriarcato di Venezia-Venezia(7^ edizioni). Membro del Consiglio Direttivo LILT(Lega Italiana Lotta Tumori)MILANO e BRIANZA,vice presidente SOTTOVOCE-ass.volontari IEO-MONZINO,consigliere CdA Fondazione Salvatore Maugeri Group-Pavia;Volunteer association advisor,Ideatore e presidente PREMIO IMPATTO-Salone CSR e INNOVAZIONE SOCIALE-Koinetica e Univ.Bocconi,;Membro ETHICS COMMITEE di Lombardi Group sa;LOINGsa-Bellinzona. LIBRI:G.Fiorentini-TUTTE LE IMPRESE DEVONO ESSERE SOCIALI-Profitto e Impatto Sociale-FrancoAngeli 2021; G.Fiorentini, V.Saturni,E.Ricciuti-La VIS di AVIS-la valutazione socio economica delle donazioni del sangue-FrancoAngeli ed .-2016;Fiorentini G-M. Campedelli -La dote ed la Rete-una policy e un modello per le non autosufficienze-Fondazione Easy Care-Reggio Emilia;CD-ROM-2016;G.Fiorentini-G.Sapelli-G.Vittadini:Imprenditore: Risorsa o problema-BUR Saggi-Mi-2014;G.Fiorentini-V.Saturni-AVIS in the Italian transfusion System-FrancoAngeli –ed.Mi-2013; G.Fiorentini-V.Saturni ‘AVIS nel sistema trasfusionale italiano’; FrancoAngeli ed.-Mi 2013;G.Fiorentini-F.Calò-Impresa sociale &Innovazione Sociale –Franco Angeli ed.-mi-2013; D.Dal Maso-G.Fiorentini(a cura di)-Creare valore a lungo termine-Egea-2013