Fin dal ribattezzato ‘Giorno della Liberazione’, le borse sono sull’ altalena a causa dei dazi imposti dal Presidente Donald Trump. Dopo l’ennesima rappresaglia verso la Cina, colpita da dazi che hanno superato il 100%, Elon Musk ha definito “più stupido di un sacco di mattoni” il consigliere per il commercio e la manifattura, Peter Navarro.
La giornalista americana Rachel Maddow nel suo programma d’informazione serale su Msnbc ha rilanciato lo scoop: «Trump ha preso l’idea dei dazi internazionali da un memo finto, scritto da una persona finta, con una email finta». Navarro, per giustificare il suo odio contro la Cina, avrebbe citato nei suoi libri un esperto inesistente, Ron Vara, nome creato facendo l’anagramma del suo cognome.
Ma chi è Peter Navarro? Laureato ad Harvard, è un ex professore alla University of California, che ha costruito la sua carriera sull’individuazione della Cina come nemico totale, come si può leggere nel libro ‘Death by China’, pubblicato nel 2011. Un vero capolavoro che, nel 2016, deve aver fatto colpo su Trump e sul genero Jared Kushner che – come ha raccontato nel 2017 Vanity Fair – costretto a trovare in pochi giorni un esperto economico anti cinese, aveva guardato disperatamente qualche titolo di libri su Amazon e rimase folgorato del titolo più apocalittico della lista. Immediatamente, chiamò l’autore, Navarro, a bordo della campagna presidenziale.
«Solo i cinesi possono trasformare un divano in un bagno acido, una culla in un’arma letale e la batteria di un cellulare in una scheggia che trafigge il cuore»; «Devi essere pazzo per mangiare cibo cinese». Frasi ad effetto quanto terribilmente superficiali che non potevano non piacere a chi come Trump, fin dagli anni Ottanta, si dice strenuo sostenitore dei dazi, tutt’al contrario rispetto all’allora Presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan. In una intervista del 1988 da Oprah Winfrey, Trump criticò le nazioni straniere per aver approfittato delle libertà commerciale degli Stati Uniti, sostenendo che una sana politica di dazi avrebbe potuto riportare il mondo in equilibrio. Un -concetto ribadito anche nel suo celebre libro ‘The Art of the Deal’.
Reagan accettò alcune misure protezionistiche per aprire i mercati esteri a una concorrenza leale da una produzione competitiva americana altrimenti robusta, mentre Trump pensa che l’industria americana non possa competere con i vantaggi comparativi della concorrenza straniera senza protezione.
Ma la vera beffa è che Navarro non ha mai nascosto di essere Vara tanto che a domanda, ha detto che Ron Vara è il suo «Hitchcock», un cameo personale nei suoi testi. Il ‘New York Times’ fece un’inchiesta nel 2019, dove rese noto l’inganno di Navarro è stato scoperto da Tessa Morris-Suzuki, Professoressa emerita della Australian National University che sul ‘Chronicle of Higher Education’ ha pubblicato alcune delle sue scoperte. Morris-Suzuki «ha scoperto una dozzina di casi in cui il signor Navarro aveva citato un certo Ron Vara. Incuriosita dal fatto di non riuscire a trovare alcuna traccia di questa persona, ha presto scoperto che non esisteva».
Ron Vara, secondo il ‘New York Times’, è comparso in almeno cinque dei tredici libri scritti da Navarro: in uno era un reduce della Guerra del Golfo, in un altro consigliava «Non giocare a dama in un mondo di scacchi» o «Il Drago Manifatturiero è vorace. Il Drago Coloniale è implacabile. L’Aquila Americana dorme al volante».
Poi, quando è arrivata l’occasione di influenzare davvero le scelte della Casa Bianca, non ha reso nota la verità circa le sue idee, beccandosi dal Congresso una condanna a quattro mesi di prigione per oltraggio per non aver collaborato in alcun modo alla Commissione parlamentare che ha indagato sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Il 19 marzo 2024, Navarro ha iniziato a scontare la pena nel carcere federale di Miami diventando così il primo alto funzionario dell’amministrazione Trump a essere incarcerato in relazione all’assalto al Campidoglio.
Visto l’epilogo dei dazi alla Cina, arrivati ormai a superare il 100%, non si può dire che le politiche di Navarro non continuino ad ispirare le politiche di Trump.