Ciò che colpisce in questa volgare e brutale piazzata, definita polemica, tra Presidente e vice-presidenti del Consiglio dei Ministri è una sola, ma di una gravità davvero senza precedenti, che in qualunque Paese civile, anche solo un poco civile sarebbe condannata con forza estrema: il servilismo.
Che, poi, è solo la conseguenza della mentalità servile e pertanto violenta e arrogante dei servili loro colleghi.
Perché, diciamocelo con chiarezza, è spesso chi dai quartieri della ‘servitù’ passa ai quartieri dei ‘padroni’, per motivi come spesso accade non esattamente di merito, che esprime tutti i più profondi sentimenti di arroganza, di rivincita, di odio, ma comunque sempre di volgarità e rozzezza che sono spesso tipici di taluni appartenenti ai ceti culturalmente meno avvantaggiati, corteggiati da moltissimi politicanti, perché la volgarità, spesso gratuita, ‘paga’ in termini di popolarità.
Mentre il mondo intero si domanda se vi sarà un domani, mentre ci si chiede se la nuova ‘creazione’ degli ucraini (ammesso e non concesso che sia loro!) capace di colpire a mille chilometri di distanza, mentre nei ‘circoli’ che contano negli USA il disprezzo verso gli europei viene reso pubblico al livello della vera e propria offesa diretta, mentre tutto ciò accade i nostri ministri litigano come delle serpi a chi è più ‘vicino’, per non dire servo, degli statunitensi.
E nemmeno sanno almeno riderne, quando oggi si legge di quello spiritosone del Ministro Tagliatella, che spiega che è tutto normale avere alcune differenze di espressione da quelle del ‘Capitano’.
E oggi, la ‘Premier’ va a discutere della difesa europea, mentre, sotto traccia, opera per l’opposto nell’illusione di riuscire ad essere più dipendente di tutti dagli USA in materia di difesa. Dipendente? Che dico, implorante … sono giorni che chiede di essere ‘ricevuta’ da Trump e non lo ottiene, mentre il suo vice magari riesce farsi ricevere dal vice-Trump!
Ma poi, farsi ricevere per cosa?
Perché questo è il punto.
Cosa cambia se sei ricevuto o ricevuta da Trump prima di un altro tuo collega (notate bene, collega) di Governo di un Paese amico (notate bene, amico) degli USA?
Nulla di nulla: dimostri solo che sei stato ricevuto, magari di mala voglia da una persona dalla quale, ormai non dipende solo la tua vita, ma la tua sopravvivenza, dato che il progetto di Trump è di distruggere l’Europa: ne ho parlato tante volte che non vale la pena di ripeterlo.
A prescindere pure dal fatto che non è poi detto che essere ricevuto/a per primo (rispetto a chi?) da Trump sia una buona cosa: chiedetelo a Zelensky!
La cosa, dunque, ha solo una valenza interna, serve solo a fare vedere che ‘io sono più vicino/a a Trump’. Ma questo già lo sappiamo. È stato quel rappresentante speciale di Trump (ancora nessuno ha capito, o meglio nessuno del Governo ci ha detto) che ci faceva in Italia, che ha fatto la ‘classifica’ tra i nostri politicanti sedicenti governanti. Con il medesimo tono e argomenti con cui si definisce la ‘fedeltà’ e la ‘intelligenza’ di un cane: quello/a è un genio della politica, quell’altro è il più trumpiano di tutti, quell’altro ancora lo chiamiamo Tagliatelle, e così via … valutando!
Fossi stato io ad essere oggetto di una cosa del genere, mi sarei andato a nascondere sotto terra. Ma io non sono un governante, né un politicante italiano e quindi non faccio testo.
Il punto reale, stavo per dire finale, è che i nostri governanti e con essi il nostro Paese e con esso ancora la nostra Europa, sono considerati non solo come meno di nulla dagli USA (e quindi da gran parte del mondo) ma, peggio molto peggio, e quindi portano con sé l’odio e il disprezzo non solo e non tanto della presunta maggiore potenza del mondo, quanto il rispetto e la stima del mondo intero. E cioè la capacità di controllare e negoziare gli elementi fondamentali per la nostra sopravvivenza: la credibilità, che è l’unica moneta che abbia corso legale nei rapporti internazionali.
Vi immaginate con quale attenzione verrà ascoltato il Ministro-‘Tagliatelle’ nei negoziati sulla pace in Ucraina?
Oppure il ‘Capitano’ a colloquio col Ministro dei trasporti giapponese, dove in un anno il ritardo complessivo di tutti i treni non supera il minuto?
O il Ministro Nordio, noto cultore della lingua inglese o il suo vice Delmastro delle Vedove con la sua pistola, a colloquio col ministro della giustizia thailandese?
Per non parlare di altri/e, tipo la dimittenda Santanchè, il laureato (o no?) Giuli, la esaminata di Domenica Calderone, ecc.
Sorvolo sulla ‘underdog’; sicuramente in grado di insegnare a tutti loro e a tutti noi questo ed altro.
Concludo, purtroppo, con una frase, spero, infelice di Saviano dalla Gruber il 25.3.2025, che parlando di insulti vari riferiti in video o da giornali, dice con ‘sopportazione’ «giornali finanziati dallo stato» … attenzione, solo dire, pensare, una cosa così è la premessa dei regimi … fascisti. Uno stato decente finanzia tutti, proprio tutti, ma proprio assolutamente tutti i giornali, così come tutti i partiti.
Diversamente è fascismo!