Il ‘cittadino cliente’ è l’evoluzione del cittadino ‘amministrato e suddito’. Non è la commercializzazione ed industrializzazione del rapporto fra il cittadino e lo Stato, ma è lo ‘status’ auspicato dalla popolazione per soddisfare anche interessi meritevoli di tutela.
Riprendendo la definizione di cittadinanza del sociologo Thomas Humphrey Marshall come «uno status che viene conferito a coloro che sono membri a pieno diritto di una comunità. Tutti quelli che posseggono questo status sono uguali rispetto ai diritti e ai doveri ad esso relativi», il concetto di cittadino ‘suddito e amministrato’ è una contraddizione istituzionale.
Chi esercita diritti e doveri sceglie e assume il ruolo di ‘cittadino cliente’. Il civismo è il collegamento ‘in re ipsa’ con il territorio e la comunità ed è il lato ‘materiale’ della cittadinanza che si integra con il lato ‘formale’ giuridico. Scegliere esercitando diritti e doveri si traduce nel sapere dove andare, dove abitare, in quali strutture sanitarie farsi curare, dove studiare e così via. E’ un modo operativo di fare governance qualificata.

Affrontare il ruolo di cittadino in senso ‘materiale’ significa
, quindi, evidenziare l’effettiva capacità del singolo di riuscire ad attivare oppure di volere attivare le pratiche quotidiane di cittadinanza, sia rispetto alle modalità della partecipazione civica (secondo meccanismi di centralità/marginalità politica e culturale), sia rispetto alle modalità dell’integrazione sociale (secondo meccanismi di inclusione/esclusione sociale ed economica).
I diritti risultano il tramite per giungere alle risorse di cui necessita il cittadino ed ancora una volta il focus è sull’asset ontologico indispensabile per sostenerne l’agire ai fini di un’effettiva inclusione sociale ed un ruolo civico. Per ‘asset ontologico’ si intende la struttura organizzata esistente e lo ‘chassis’ operativo di servizi che danno servizi ai cittadini. Altrimenti è tutta ‘aria fritta’.
Il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione è oggetto di numerose ricerche che evidenziano l’importanza della trasparenza, dell’accessibilità dei dati, della partecipazione civica e della funzionalità organizzativa dell’offerta pubblica. L’Open Government, ad esempio, mira a ridefinire questa relazione, spostando l’attenzione da un approccio orientato all’adempimento burocratico ad uno focalizzato sulla collaborazione e sulla condivisione delle informazioni utili per soddisfare i propri bisogni civili. E perché no: anche i propri ‘desiderata’. Questa evoluzione rivendica il ruolo di ‘cittadino cliente’.
Il cittadino si dovrebbe evolvere da ‘consumatore pubblico’ a ‘prosumer pubblico’ (produttore in parte e consumatore).
Paradossalmente, ma realisticamente, nel rapporto CENSIS 2020, si è rilevata una percentuale del 57,8% di cittadini che, per la tutela della salute propria e collettiva, è disposta a sacrificare alcune libertà personali ed il 38,5% rinuncerebbe ai propri diritti personali per un maggiore benessere economico (per esempio, limiti al diritto di sciopero, libertà di opinione ecc.). Una scelta di cittadino amministrato e suddito ‘obtorto collo’, abdicando al ruolo di cittadino ‘civis’ e cliente con ovvie ricadute negative per la democrazia.
I dati ISTAT (23 Febbraio 2024) offrono uno spaccato reale sulla soddisfazione dei cittadini che  per il 50.8% hanno molta o abbastanza difficoltà a raggiungere in Pronto Soccorso, per il 49,8% attendono oltre 20 minuti all’Asl, per il 39.9% dei maggiorenni si reca all’Asl, per il 33,8% all’Anagrafe, per il 57,9% si reca alle poste, ma non sono soddisfatti i 25-44enni (53,6% del totale) riguardo alla flessibilità e ampiezza degli orari.
Gli uffici comunali sono raggiunti con difficoltà dalle famiglie analogamente all’accesso difficoltoso ai servizi commerciali (negozi alimentari, mercati e supermercati). Questi sono i dati ed il civismo vuole dare all’uomo una dignità di  cittadino che  esprime ‘cittadinanza’ e, quindi, sviluppa il ruolo del ‘cittadino cliente’. Il ‘cittadino cliente’ vuole decidere, fare azioni che i consumatori (non i consumisti) compiono quando scelgono, acquistano, usano e smaltiscono prodotti o servizi superando le barriere di sola e semplice fruizione. Questo comportamento è influenzato da diversi fattori:
  • psicologici come motivazione, percezione, apprendimento, atteggiamenti e personalità;
  • sociali come cultura, classe sociale, famiglia, gruppi di riferimento e influenze sociali;
  • personali come età, occupazione, stile di vita e situazione economica;
  • situazionali come contesto di vita e wellbeing.
Il civismo è un ‘bundling’ integrato e sinergico, fa massa critica a favore del cittadino.
Questo mutamento deriva anche da una  progressione di cambiamenti che possiamo riassumere in questa progressione:
DA
A
A
CITTADINO ‘amministrato e suddito’
CITTADINO
‘utente’
CITTADINO
‘cliente’

Di Giorgio Fiorentini

Senior professor in Bocconi con la quale collabora, a vario titolo, dal 1981. Attuale posizione in Bocconi e SDA Bocconi nel Dipartimento di Analisi istituzionale e management pubblico (DAIMAP) e nell’Istituto di Pubblica Amministrazione e Sanità (IPAS); CERGAS (Centro di ricerca sull’assistenza sanitaria e sociale). Ideatore e direttore “Master in management delle imprese sociali” (23 ed)-Bocconi. Responsabile progetto:”Dai un senso al profitto”(XIV ed). Attuale posizione altre Università • Dal 2021 Codirettore scientifico e direttore MASTER IN MANAGEMENT delle IMPRESE SOCIALI e PREVIDENZA-LUM(Libera università Mediterranea)-Casamassima(BA) • Fino al 2015 Codirettore del MASTER in ETICA D’AZIENDA (MEGA)-in collaborazione con l’Istituto Marcianum-Patriarcato di Venezia-Venezia(7^ edizioni). Membro del Consiglio Direttivo LILT(Lega Italiana Lotta Tumori)MILANO e BRIANZA,vice presidente SOTTOVOCE-ass.volontari IEO-MONZINO,consigliere CdA Fondazione Salvatore Maugeri Group-Pavia;Volunteer association advisor,Ideatore e presidente PREMIO IMPATTO-Salone CSR e INNOVAZIONE SOCIALE-Koinetica e Univ.Bocconi,;Membro ETHICS COMMITEE di Lombardi Group sa;LOINGsa-Bellinzona. LIBRI:G.Fiorentini-TUTTE LE IMPRESE DEVONO ESSERE SOCIALI-Profitto e Impatto Sociale-FrancoAngeli 2021; G.Fiorentini, V.Saturni,E.Ricciuti-La VIS di AVIS-la valutazione socio economica delle donazioni del sangue-FrancoAngeli ed .-2016;Fiorentini G-M. Campedelli -La dote ed la Rete-una policy e un modello per le non autosufficienze-Fondazione Easy Care-Reggio Emilia;CD-ROM-2016;G.Fiorentini-G.Sapelli-G.Vittadini:Imprenditore: Risorsa o problema-BUR Saggi-Mi-2014;G.Fiorentini-V.Saturni-AVIS in the Italian transfusion System-FrancoAngeli –ed.Mi-2013; G.Fiorentini-V.Saturni ‘AVIS nel sistema trasfusionale italiano’; FrancoAngeli ed.-Mi 2013;G.Fiorentini-F.Calò-Impresa sociale &Innovazione Sociale –Franco Angeli ed.-mi-2013; D.Dal Maso-G.Fiorentini(a cura di)-Creare valore a lungo termine-Egea-2013