«Implores a swift end to the conflict and further urges a lasting peace between Ukraine and the Russian Federation». Traduco per Nordio al quale va il mio entusiastico pensiero, avendo appena visto il filmato superbo della giovane Magistrato, Francesca Frazzi, emozionata al limite dello svenimento, ma dura come solo le donne sanno.
Dunque: «Implora che si realizzi una rapida fine del conflitto – in Ucraina, ripeto ‘in’ Ucraina – e sollecita anche una pace duratura tra l’Ucraina e la Federazione di Russia».
Questa frase, che non è uno scherzo, è il ‘dispositivo’ della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 2774/2025. L’unica risposta, dopo tre anni e avere finto per tre anni di non sapere come stanno le cose, dell’Organizzazione internazionale nata per garantire la pace nel mondo, sulla base (e questo è stato ed è il grave errore) della prevalenza delle grandi potenze e di una affermazione retorica della difesa dei confini, a prescindere dalla loro definizione: perché il punto era ed è lì. Non per nulla il primo atto della sua Assemblea Generale fu, prima della adozione della Dichiarazione universale sui diritti dell’uomo, l’adozione di quella raccomandazione neo-coloniale, la 181 del 1947, che ‘autorizzava’ la costituzione dello stato di Israele, le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Sulla risoluzione, adottata a maggioranza, si sono ‘astenuti’ Gran Bretagna e Francia, mentre la Cina e la Russia, oltre gli USA che l’avevano proposta, hanno votato a favore. GB e Francia non hanno votato contro, perché altrimenti la risoluzione non sarebbe passata. I due Stati sono Membri permanenti, cioè stati con diritto di veto: la grande palla al piede delle NU. Ma anche, la faccia di questi Stati è di un bronzo lucidissimo.
Ma anche la prova provata di quanto siano ‘coraggiosi’ rumorosi Paesi europei, che, dopo le scene disgustose della Casa Bianca alle quali abbiamo assistito in diretta, ora proclamano, di nuovo rumorosamente ma con grande prudenza, insieme al Segretario della NATO (una creatura degli USA!) di voler sostenere Kiev e il suo Presidente Zelensky.
Che, al di là del fatto che è stato trattato anche peggio di come i predecessori di Trump, magari fino al secolo scorso (ma anche dopo) hanno trattato i ‘musi rossi’ oggi ‘nativi’, con i quali si facevano trattati in continuazione per poi violarli regolarmente e massacrarli, accusandoli di essere ‘selvaggi’ che ammazzavano i cowboy con le bretelle (che piacciono tanto ad alcuni ‘giornalisti‘ italiani) e quindi se ne prendevano le terre e le vite. Esattamente la stessa politica del, non per nulla, grande amico di Trump, Benjamin Netanyahu (e tutti, proprio tutti, i suoi predecessori) che, nella distrazione generale, massacra e continua a massacrare i palestinesi e a prendersene case e terre, esattamente come hanno fatto a suo tempo loro … ma anche dopo, basti pensare a Puerto Rico, a Guantanamo, Goa, ecc., ecc., ecc.
Ora forse i miei lettori, posto che ve ne siano, si aspetteranno che io parli dell’avvenimento, anzi degli avvenimenti.
Francamente, non ne vale la pena. La scena della Casa Bianca, un vero e proprio agguato teso dal vice e dal Presidente degli USA, ma preparato – come testimonia il fatto che c’era una folla a fare il tifo per Trump dopo lo scontro – a quello che certo una mammola non è (chiedete ai suoi oppositori in galera!) che si presenta in maglietta, ma, che almeno (questo gli va riconosciuto) ha avuto il coraggio di reagire in diretta: dopo avere subito una vera e propria estorsione da Trump e Musk e averla subìta. Salvo poi a fare marcia indietro, appena arrivato in Gran Bretagna, in attesa di vedere il Re, che ha già invitato Trump!
Basterebbe questo a definire una situazione.
Orbene, che l’Europa si assuma coraggiosamente il compito di ‘difendere’ l’Ucraina non si sa da chi, era scontato, ma anche irrilevante: ciò che conta è che gli USA e la Russia hanno ‘fatto la pace’ (lo ho scritto cento volte, inutile ripeterlo) e che il notaio è stata la Cina. Questo è il futuro, dovrebbe fare pensare i molti ammiratori degli USA e di altri..
Ah, no, dimenticavo: il nostro coraggioso e competente ‘Signor Presidente del Consiglio on. le Giorgia Meloni’ intende fare il ponte e propone un incontro tra i Paesi europei (non l’Europa, badate bene) e Trump. Questa sì che è politica.
Sull’opposizione, meglio tacere … Calenda fa una manifestazione oceanica.