
‘Finché non capita a te’ (‘Till it happens to you’) è un brano che Lady Gaga ha composto insieme a Diane Warre, una canzone di successo ed è un messaggio sotto vari aspetti.
E’ un invito a considerare che la violenza alla donna è un ‘delitto’ a prescindere e che ci riguarda sempre personalmente. Non è una cronaca altrui. Nel 2023 in Italia, le richieste di aiuto e intervento per episodi di ‘violenza domestica o di genere’ subita dalle donne sono state 13.793.
Pero’ il brano ‘Finché non capita a te’ ha un valore più ampio e più pervasivo, applicabile ad altre situazioni negative della nostra vita ed il suo refrain è una proposta di valore sociale applicato. E’ una icona che ricorda ‘guarda che può capitare anche a te’.
Ed il civismo può diminuire le probabilità ‘che capiti anche a te’ di non poter passeggiare senza paura perché non si sono fatte politiche sociali di prevenzione e di gestione, di non sapere come affrontare il problema degli anziani perché non si sono fatte scelte strutturali che cautelano la vecchiaia, di essere colpiti da patologie che spesso potrebbero essere curate positivamente per tempo, di accorgersi che l’inquinamento e il cambiamento climatico hanno generato patologie e morti e così via.
Con una traslazione concettuale e sinteticamente, è una esortazione ad aprire la nostra mente e la nostra anima agli ‘inciampi’ di vita e di salute come fatto di contesto e non solo quando ‘ci tocca personalmente’. Li percepiamo sempre molto lontani ‘finché non capitano a noi’ e quindi non facciamo azioni di prevenzione o contenimento per il bene collettivo. Come dice Virginia Woolf, la malattia diventa ‘il grande confessionale’ e spesso la penitenza è la scelta operativa di prevenire e dare risorse per la ricerca.
Infatti, il punto critico è ‘Finché non capita a te’. Questo attiene alla sfera personale, ma anche alle situazioni organizzate ed istituzionali come le imprese. Sono ormai molte le imprese che investono in prevenzione, in donazioni come investimenti di ricerca dopo che manager o imprenditori sono stati colpiti da patologie specifiche. Se ‘capita a te’, sei incentivato a fare scelte ed azioni ‘rimediali’ per il bene comune.
In Italia, le nuove diagnosi di tumore sono stimate in 395.000 di cui 208.000 negli uomini e 187.000 nelle donne. Purtroppo, in crescita di 18.400 diagnosi. Le malattie cardiovascolari (ischemiche, cerebrovascolari ecc) sono la prima causa di morte in Italia con una cifra di 217.00 decessi.
Il refrain ‘Finché non capita a te’ può diventare un ‘tormentone’ di avviso a investire nella prevenzione, nella cura, nella ricerca per bloccare e ridurre le negatività. Scelte di management per la salute dei dipendenti di una impresa. Gli inquinanti dell’aria o dell’acqua, gli scarti nocivi industriali, l’amianto, il rilascio delle sostanze chimiche cancerogene sono annoverabili fra le cause della ‘mattanza’.
Ma chi inquina? Chi rilascia sostanze chimiche dannose? Sono alcuni comparti delle imprese che dovrebbero salvaguardare l’ambiente, ridurre il Co2 e mettere al bando gli ambienti nocivi di lavoro, nonché sviluppare politiche sociali interne per i dipendenti ed esterne per la comunità ed avere una governance che tuteli il patrimonio interno ed esterno. Ma tutelare il patrimonio non vuol dire fare azioni disinvolte ed opportunistiche.
L’intero patrimonio della natura verrà stravolto dalle catastrofi climatiche. Ghiacciai, foreste, oceani, tutto il nostro ecosistema è in pericolo. Le conseguenze saranno devastanti non solo per isole lontane come le Maldive, ma anche per le città costiere europee come Amsterdam, Venezia e Londra….
L’inquinamento e le sue conseguenze non hanno freni e limiti ‘Finché non capita a te’ nel tuo ruolo di manager, di imprenditore, di responsabile di gruppi di dipendenti. Fintanto che non ti tocca personalmente.
Solo ‘Finché non capita a te’ si sviluppa la capacità di investire per prevenire, per fare ricerca e per evitare..
‘Finché non capita a te’ si adotta un management disinvolto e senza preoccupazione per gli altri, è uno spartiacque fra l’adozione del ‘dovere fiduciario’ esercitato senza limiti di precauzione ambientale o quantomeno adottando il ‘minimo sindacale normativo’ consci che è insufficiente a tutelare la salute dei propri dipendenti. Tutto questo avviene ‘se capita a te’. Il refrain di Lady Gaga è un concetto vitale ed è un richiamo alla responsabilità sociale collettiva. Da subito ci può essere una scelta operativa ed efficace. Bisogna cercare di essere ‘virtuosi’ sempre, non solo ‘finché non capita a te’.
L’inquinamento ambientale è una delle principali cause di morte prematura a livello globale. Circa il 99% della popolazione mondiale respira aria non sicura e l’inquinamento atmosferico è responsabile di oltre 7 milioni di decessi ogni anno. In Europa, l’esposizione al particolato fine (PM2,5) ha causato circa 253.000 morti premature, mentre il biossido di azoto (NO2) e l’ozono (O3) ne hanno causate altre 52.000 e 22.000 rispettivamente.
In Italia, l’inquinamento atmosferico provoca circa 80.000 morti all’anno, rendendola il Paese europeo con il maggior numero di decessi dovuti a questo fattore. La mortalità per tumori è strettamente legata all’inquinamento ambientale. Studi italiani hanno dimostrato che le regioni con maggior inquinamento presentano tassi di mortalità per cancro più elevati, nonostante spesso abbiano stili di vita più salutari. La qualità dell’aria è il fattore di inquinamento più pericoloso, seguito da siti da bonificare, aree urbane, densità dei veicoli e pesticidi. In Europa, l’inquinamento atmosferico è associato all’1% dei casi di cancro e al 2% dei decessi per cancro, salendo al 9% per i tumori ai polmoni34. Ridurre l’inquinamento è cruciale per prevenire i tumori.
Il particolato fine (PM2.5), è strettamente correlato anche alla mortalità cardiologica. Si stima che circa il 60-80% dei decessi attribuibili all’inquinamento atmosferico siano dovuti a malattie cardiovascolari, come infarti e ictus. In Italia, ad esempio, circa 9.000 morti all’anno sono attribuite a infarti causati dall’inquinamento. Purtroppo, tutti questi dati sono ‘aria fritta’, ‘finché non capita a te’!