Sono ore di forte tensione tra Donald Trump e l’Europa circa la guerra in Ucraina. Con il ritorno del tycoon alla Casa Bianca nel 2025, i governi di tutto il mondo devono adattare i loro occhi lontano da un orientamento globalista tradizionale da parte degli Stati Uniti e concentrarsi sui capricci del ritorno alle politiche estere ‘America First’ a Washington. Quest’ultimo è stato descritto come un approccio ‘transazionale’, da commerciante, che privilegia gli interessi degli Stati Uniti e costringe i leader mondiali a prepararsi all’imprevedibilità piuttosto che all’affidabilità degli Stati Uniti.

Tuttavia, il trattamento di Trump degli alleati e dei partner è più prevedibile di quanto possano sussumare. Le dichiarazioni di Trump proliferano sulla necessità che le controparti facciano di più e paghino la loro giusta quota. Sulla base di questi elementi, Victor Cha, Presidente del Dipartimento di Geopolitica e Politica Estera e la cattedra della Corea presso il CSIS, ha messo nero su bianco la mappa mentale con cui Donald Trump valuta gli alleati e i partner degli Stati Uniti.

Il grafico seguente mostra due parametri con cui Trump può misurare il suo sostegno agli alleati e ai partner della NATO e dell’Indo-Pacifico in base al suo primo mandato e alle sue dichiarazioni elettorali. Nella mente di Trump, la “Zona sicura” rappresenta quegli alleati e partner che (1) non hanno un surplus commerciale con gli Stati Uniti e (2) spendono più del 3 per cento del PIL per la difesa. Questi alleati non attireranno l’ira di Trump. Tuttavia, quegli alleati e partner nella “zona di pericolo” non spendono abbastanza per la difesa (cioè meno del 3 per cento del PIL) e “inganno” gli Stati Uniti sul commercio (cioè, sperimentano eccedenze commerciali). Questi leader e paesi saranno molto nel mirino di Trump.

Il grafico seguente visualizza i dati per tutti gli alleati e i partner della NATO e dell’Indo-Pacifico. Identifica dove ogni governo misura in termini di spesa commerciale e di difesa.