Pensate un po’.
Un vicino di casa mi entra in casa, mi ruba i gioielli del cane (io compro gioielli solo al mio cane) e se ne va tutto contento.
Io che faccio? Protesto, strillo, chiamo la polizia, chiamo la mamma, telefono a Mattarella? No, nulla di tutto ciò. Vado in casa del mio vicino e rubo i gioielli di sua moglie. E, a mia volta, me ne vado tutto contento.
Vi sembra accettabile? Non è nemmeno la legge del taglione. Perché in quel caso, la pena viene applicata dalla autorità, dallo stato non dal danneggiato direttamente. Sì, certo, ai tempi dell’uomo di Neanderthal si faceva così. Ma forse un minimo di progresso c’è stato … no, no, avete ragione, non ‘progresso’, parola molto compromettente: diciamo che abbiamo inventato sistemi migliori e meno rudi.
Questa invece, è l’idea del diritto che ha il nostro «Signor Presidente del Consiglio dei Ministri on.le Giorgia Meloni». In un incontro con i Prefetti italiani – cioè con quelli che hanno il compito di ‘mantenere l’ordine’ e cioè di fare rispettare le leggi e forse di rispettarle loro stessi – dice: «Il più grande Paese europeo, la Germania, rimpatria migranti in Afghanistan senza che questo sia reputato dai giudici tedeschi in contrasto con la normativa europea. Chiaramente sarà importante su questo fare chiarezza». Sorvolo sulla veridicità del fatto in quanto tale, non importa, non ‘ci’ dovrebbe importare. Ciò che importa è che la ‘Premier’ (come chiamano i giornali la Meloni, forse perché essendo bionda sembra inglese), il capo del governo di uno stato di diritto, si comporta come dicevo all’inizio: siccome un altro viola la legge (salvo a dimostrarlo) la violo anche io … alé!
Anzi, fa di più (stavo per scrivere ‘di peggio’, ma poi vi potete pensare che io ce l’ho con il «Signor Presidente del Consiglio dei Ministri on.le Giorgia Meloni»!) precisa che: «Anche l’argomentazione della supremazia della normativa europea rispetto alla normativa italiana, in base alla quale si giustificherebbe la disapplicazione della norma italiana sui paesi sicuri, appare fragile» … e poi parte per Parigi pare molto di malavoglia (dove elegantemente arriva con un’ora di ritardo, ma … si sa, le donne!) per discutere del rafforzamento militare europeo contro il Cremlino, favorito dal suo amico fraterno ‘Trusk’.
Ho le traveggole? No, sono parole sue, proprio sue. Dette, incidentalmente, poche ore dopo che un’altra ‘femme fatale’ della politica italiana (la cavaliera Marina Berlusconi) ha detto esattamente l’opposto, sia pure parlando di Ucraina, affermando: «verrà tagliata fuori dalla soluzione che sembra si stia profilando dovrà anche fare una seria autocritica» ma, avendo prima detto ‘a muso duro’ che la politica di Trusk pone «un problema di concorrenza sleale grande come una casa» e che «sono riusciti a imporre nella nostra vita di tutti i giorni la dittatura dell’algoritmo». Finalmente si tocca il tema vero: i soldi, che, giustamente la cavaliera teme di perdere in grande quantità, assieme ad alcuni suoi amici appena reduci dai bonifici al finto-Crosetto, che, manco a farlo apposta propone di acquistare qualche decina o non so quanti ‘Iron-Dome’, cioè armi statunitensi: esattamente quello che vuole il «bullo» Trump, perché «Per porre fine a questo terribile conflitto, sarà inevitabile un compromesso, ma sono assolutamente convinta che la fine della guerra non debba coincidere con la resa di Kiev e la vittoria di Mosca». Ecco, era mancata la parola “vittoria”.
Ora c’è tutto. Un pasticcio inverecondo!
Solo due parole di commento e, spero chiarimento.
Non esiste una ‘supremazia’ delle regole europee. Esiste un trattato internazionale, sottoscritto liberamente ed entusiasticamente dall’Italia … a Roma, che si chiama Unione Europea, dove è stabilito che, in alcuni casi, su voto unanime dei singoli Stati, si adottano delle disposizioni che sono uguali per tutti i Paesi membri della UE e che sostituiscono le legislazioni nazionali. Se qualcuno le viola, vi sono mezzi politici, amministrativi e giudiziari per ottenere che lo Stato violatore della disposizione la rispetti: ad esempio, le multe che l‘Italia paga a go-go, perché quanto a rispettare le regole l’Italia è tra i peggiori. Il tutto viene controllato da una Corte di giustizia, le cui sentenze, ovviamente, vanno applicate da tutti in modo uguale.
Tanto per dire, una delle conseguenze è che il nostro vino vene venduto senza difficoltà e senza dazi in Francia, in Germania e in Belgio ecc. Certo, come ovvio, noi dobbiamo comprare i crauti tedeschi senza imporre dazi. E così via.
Questo è tutto. Nel caso dei migranti, che è il chiodo fisso del nostro Governo, l’UE, per motivi di equità e di uguaglianza, fa due cose: a.- stabilirà a breve, quali siano i ‘Paesi sicuri’ dove si possono rimandare i miranti non autorizzati, senza patemi d’animo; b.- ha stabilito, e probabilmente sta per stabilire di nuovo, con sentenza della Corte europea che si deve valutare caso per caso se il migrante possa essere rimandato da dove viene, pur se “Paese sicuro”. Perché? Ma è ovvio: perché può darsi che il Paese sia sicurissimo, ma che la persona di cui si tratti sia contrario al regime politico (faccio solo un esempio) di quel Paese, oppure che in quel Paese si pratichi la pena di morte per certi reati, ecc. E dunque, per evitare rischi, non si deve impedire il rimpatrio, si deve solo valutare se per quella specifica persona si possa fare senza rischi per la sua incolumità. Del resto, voi lo rimandereste in Ungheria uno che sia stato ostile a Orbàn, dopo quello che abbiamo visto con la signora Salis?
Ma la cavaliera pone un problema molo pesante e durissimo, quando dice che bisogna impedire certi comportamenti di Trusk, a cominciare dalla ‘concorrenza sleale’ e dalla ‘ditattura dell’’algoritmo’ … leggi Amazon, Apple … star-link!
Non so, e mi fermo qui, se questo sia da interpretare come un ‘altolà’ alle politiche del Governo, o addirittura una candidatura a governare.
Sta in fatto che crea un bel problemino non solo al Governo in quanto tale, non solo all’innocuo Tajani, non solo al «Signor Presidente del Consiglio dei Ministri on.le Giorgia Meloni», ma a tutta la politica italiana, perché se è vero che FdI ha con gli alleati la maggioranza della metà degli italiani, senza Forza Italia o anche una parte di Forza Italia non la avrebbe più.
Il visino imbronciato della “premier” italiana al ‘vertice’ voluto da Macron e non dalla stessa (la prima cosa vagamente intelligente fatta dall’Europa) e il bacetto insistito del primo sul viso della seconda, la dice lunga sul livello di comprensione dei nostri governanti sulla rivoluzione in atto nel mondo
Potrei aggiungere solo che la sinistra (al solito) non è assolutamente pronta, al ‘centro’ hanno orgasmi incontenibili e noi italiani comunI ne vedremo delle belle o, da quel pessimista inveterato che sono: delle brutte, assai!