“Se l’Ucraina avesse sufficienti difese aeree, la Russia esaurirebbe i suoi missili, vedendosi costretta ad intraprendere una campagna terrestre, molto più difficile, per vincere finalmente il conflitto. Ciò causerebbe solo molte vittime da entrambe le parti”. Intervista a Iain D. Boyd, Professore di scienze dell’ingegneria aerospaziale, University of Colorado Boulder
Potrebbero essere la svolta della guerra in Ucraina i ‘National Advanced Surface-to-Air Missile System’ (NASAMS) noti anche come Norwegian Advanced Surface-to-Air Missile System per via dell’azienda norvegese Kongsberg Defense & Aerospace (KDA), coinvolta nello sviluppo insieme alla divisione Raytheon Missiles & Defense della società statunitense Raytheon Technologies?
È questa la domanda che analisti, ma anche politici, occidentali e non solo, si pongono da quando, il 10 ottobre scorso, un funzionario del Pentagono, ha reso noto al Washington Post che nelle prossime settimane saranno consegnati all’Ucraina due batterie di questi sistemi di difesa aerea: i sistemi raggiungeranno Kiev “una volta che saranno pronti e l’addestramento sarà completato”, ha dichiarato il funzionario, pur restando nel più completo anonimato.
In verità, già dallo scorso luglio, era in predicato questa fornitura da parte USA. Erano presenti nel pacchetto di aiuti militari da 820 milioni di dollari annunciato dagli Stati Uniti. Al momento, tuttavia, schierare questi sistemi di difesa per Kiev è diventato ancor più cruciale soprattutto dopo la brutale rappresaglia russa (con missili balistici a corto raggio e missili da crociera) del 10 ottobre contro obiettivi civili tra la capitale e altre città ucraine – che ha causato 20 morti e oltre cento feriti – per il danneggiamento d ponte di Kerch, in Crimea. Pochi giorni dopo, il 17 ottobre, la Russia ha lanciato una raffica di droni esplosivi nella capitale dell’Ucraina, Kiev. I droni in questione Mosca li avrebbe acquisiti dall’Iran, stando a quanto trapelato dai funzionari statunitensi.
All’indomani degli attacchi russi, Andriy Yermak, il capo dello staff del presidente Volodymyr Zelensky, ha affermato che i nuovi accordi rappresentano “un’altra Ramstein”, e che si tratta di un “evento storico, perché si decide di chiudere il cielo dell’Ucraina. Rafforzare lo spazio aereo e i sistemi di difesa missilistica è ciò di cui abbiamo bisogno. Siamo in costante dialogo con i nostri alleati. Ho discusso la questione dei moderni sistemi antiaerei e antimissile per l’Ucraina con Jake Sullivan”.
“Ciò che l’Ucraina chiede, e ciò che pensiamo possa essere fornito, è un sistema integrato di difesa antimissile. Quindi questo non controlla tutto lo spazio aereo sopra l’Ucraina, ma è progettato per controllare obiettivi prioritari che l’Ucraina deve proteggere”, ha poi precisato il generale. il generale statunitense Mark Milley, presidente del Joint Chiefs of Staff, ha affermato che l’Ucraina vuole che i suoi partner occidentali le forniscano un sistema di difesa aerea completo per far fronte agli aerei da guerra e ai missili russi. La dichiarazione di Milley è avvenuta dopo la riunione del Gruppo di Contatto per la Difesa dell’Ucraina, formato da circa 50 nazioni che si incontrano regolarmente per valutare le esigenze di Kiev e rifornirla di attrezzature.
Il Regno Unito si è già incamminato sulla strada del rafforzamento della difesa aerea ucraina prevedendo l’invio di missili Amraam aggiuntivi per le piattaforme NASAMS: il Segretario alla Difesa Ben Wallace ha ha fatto sapere che “gli ultimi attacchi indiscriminati della Russia sulle aree civili in Ucraina richiedono ulteriore sostegno a coloro che cercano di difendere la propria nazione. Quindi oggi ho autorizzato la fornitura di missili antiaerei Amraamall’Ucraina. Queste armi aiuteranno l’Ucraina a difendere i suoi cieli dagli attacchi e a rafforzare la sua difesa missilistica generale insieme ai Nasam statunitensi”.
Anche la Francia avrebbe deciso di fornire all’Ucraina missili antiaerei spalleggiabili Mistral (Manpads – Man Portable Air Defense System) e, stando ad una fonte di Reuters, potrebbe fornire i sistemi antiaerei a corto raggio Crotale, che vengono utilizzati per intercettare missili e aerei a bassa quota. In un’intervista al canale televisivo France 2, Macron non ha fornito dettagli su quale tipo di missili antiaerei o quanti ne sarebbero stati consegnati, ma ha affermato che ci troviamo in “una nuova fase di bombardamenti provenienti da terra, mare, aria e droni contro infrastrutture essenziali e civili”.
Alcuni Paesi dell’Est Europa membri della NATO, hanno ceduto a Kiev i propri sistemi antiaerei di fabbricazione sovietica/russa, come gli S-300 della Slovacchia. I primi sistemi Iris-Tmessi a disposizione dalla Germania sono giunti in Ucraina proprio in queste ore. Il giorno dopo che il ministero della Difesa ucraino ha annunciato l’arrivo del primo dei quattro Iris-T promessi da Berlino, il ministro della Difesa olandeseha dichiarato che il suo Paese consegnerà missili da difesa aerea per un valore di 14,5 milioni di dollari, in particolare, forse, missili per le due batterie Nasams in dotazione all’Olandache, nel dicembre 2006, siglò un contratto con Kongsberg Defense & Aerospace per i Nasams II aggiornati, che utilizzano i radar di sorveglianza mobile EADS TRML-3D.
Gli stessi sistemi sarebbero in forza alla Spagna: ben quattro batterie sono state acquistate nel 2003. Inoltre, qualche giorno fa si è venuto a sapere che a Saragozza personale dell’esercito ucraino si starebbe addestrando all’uso del sistema terra-aria Spada 2000, che utilizza i missili Aspide, versione del Aim-7 ‘Sparrow’ costruita da Mbda-Italia, il consorzio europeo di difesa aerea di cui detiene il 25% Leonardo. La Ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha affermato recentementeche la “riunione ministeriale ha consentito alla delegazione spagnola di presentare al ministro della Difesa ucraino, Oleksii Rednikov, l’ampia gamma di opportunità di addestramento per le sue forze che la nuova offerta spagnola comporta. L’offerta può essere sviluppata sia a livello bilaterale, come è attualmente il caso dell’addestramento dei soldati ucraini a Saragozza nell’operazione della batteria missilistica contraerea Aspide, sia nell’ambito della futura missione Eumam dell’Unione Europea, che è previsto sarà approvata il 17 ottobre”.
Lo Spada 2000 presenta un centro di rilevamento e due sezioni di fuoco, ciascuna delle quali con due lanciatori portamissili. Ogni lanciatore della batteria dispone di 6 missili. Può tracciare sino a cento bersagli e fino a 60 chilometri di distanza, mentre i missili possono intercettarli sino a 25 chilometri.
L’Aspide 2000 è la versione migliorata del missile Aspide, potendo, tuttavia, garantire una difesa missilistica antiaerea e antimissilistica in qualsiasi condizione climatica. Il missile Aspide viene utilizzato tanto dal sistema Spada 2000, tanto dallo Skyguard, usati anche dall’Esercito e dall’Aeronautica italiane.
La Spagna si accingerebbe ad inviareall’esercito di Kiev anche degli storici missili Mim-23 “Hawk”. Trattasi di quattro batterie che fanno parte nel 74esimo Reggimento di Artiglieria Anti Aerea organizzato in due battaglioni: uno di base a Cadice e un altro a Saragozza. Realizzato dall’americana Raytheon alla fine degli anni ’50,introdotto in servizio nel 1960 e modernizzato negli anni ‘70-‘80, Hawk (Homing All the Way Killer)è un sistema di difesa aerea a medio raggio, ampiamente esportato in Paesi alleati degli Usa e membri NATO. Implementato per essere immune alla guerra elettronica, risulta in grado di intercettare bersagli aerei fino a 40 chilometri di distanza orizzontale e a un’altitudine massima di 18.
“I primi sistemi missilistici antiaerei NASAMS per la difesa aerea saranno consegnati dagli USA all’Ucraina già questo mese” – ha affermato il Ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, secondo quanto riporta l’agenzia Unian – “C’è una decisione degli Stati Uniti di fornirci il ben noto sistema NASAMS, le prime installazioni. Anche i nostri specialisti sono in fase di formazione. Saranno consegnati questo mese”, insieme, sempre entro ottobre, ai sistemi di difesa aerea tedeschi IRIS-T.
I NASAMS si configurano come tra i più efficienti sistemi di difesa aerea a corto e medio raggio mobili ed estremamente versatili, efficaci contro una serie di bersagli volanti: dagli aerei ad ala fissa con equipaggio agli elicotteri, passando per droni senza pilota (UAV) e missili da crociera. Come specificato in un comunicato della società americana, i NASAMS forniscono ai difensori aerei “un sistema di difesa personalizzabile e all’avanguardia in grado di massimizzare la capacità di identificare, ingaggiare e distruggere i mezzi aerei nemici”.
Poche settimane fa, il sistema NASAMS è stato testato con successo in una dimostrazione con varie tipologie di missili. “Abbiamo dimostrato come le soluzioni di difesa integrate consentono al combattente di schierare l’effettore giusto al momento giusto e al bersaglio giusto. Utilizzando i sistemi sul campo, il nostro obiettivo è fornire ai clienti il modo più rapido ed efficace per proteggere le loro persone e le infrastrutture critiche con una difesa missilistica da crociera a più livelli”, ha dichiarato il Presidente di Raytheon Missiles & Defense, Wes Kremer.
Diversi Paesi ricorrono a questi sistemi per difendere capitali, residenze di capi di stato ed infrastrutture critiche. I NASAMS, ad esempio, proteggono costantemente Washington D.C. sin dal 2005, e vengono schierati negli spostamenti del Presidente americano.
Un efficiente sistema di difesa aerea non può non implicare un sistema integrato di più elementi: una rete di radar per rilevare il percorso dei missili e dei lanciatori di missili terra-aria (SAM) per abbattere il vettore. Kongsberg definisce i NASAMS armamenti con capacità di Beyond Visual Range (BVR) adattati alla difesa aerea e missilistica integrata (IAMD) di un Paese. La configurazione standard si compone di tre componenti principali: il radar 3D attivo AN/MPQ-64F1 Sentinel, il sistema lanciamissili Advanced Medium Range Air-to-Air Missile (AMRAAM) e un centro di comando chiamato Fire Distribution Center (FDC). I primi due sono sviluppati da Raytheon, l’FDC da Kongsberg. L’intero sistema è integrato con una rete e può raccogliere dati di ingaggio da varie fonti, comprese quelle aeronautiche.
Come è ovvio, pur non essendo paragonabile ad una ‘chiusura del cielo’ con aerei NATO, sistemi di difesa aerea così avanzati non possono non essere una buona notizia per la Russia, rappresentando un serio ostacolo agli attacchi missilistici e con i droni. Ecco perché il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, si è affrettato a sottolineare che la consegna di tali armamenti prolungherà la durata del conflitto e la sofferenza per la parte ucraina, pur non cambiando “la definizione degli obiettivi e il risultato finale” della famigerata operazione militare speciale.
Sarà davvero così? Perché? Lo abbiamo chiesto a a Iain D. Boyd, Professore di scienze dell’ingegneria aerospaziale, University of Colorado Boulder.
Professor Boyd, l’Occidente potrebbe fornire a a Kiev due batterie di NASAMS. La configurazione standard si compone di tre parti principali: il radae 3D attivo AN/MPQ-64F1 Sentinel, il sistema lanciamissili Advanced Medium Range Air-to-Air Missile (AMRAAM) e un centro di comando chiamato Fire Distribution Center (FDC). Come funzionano concretamente questi sistemi integrati NASAMS?
Il radar rileva e traccia l’arma in arrivo. L’FDC consente agli operatori di determinare quando lanciare i missili difensivi AMRAAM. Ha un equipaggio di due persone.
Dei NASAMS verrà inviata la terza generazione in Ucraina. Cosa cambia rispetto alle prime due?
La nuova generazione fornisce miglioramenti delle prestazioni a tutti e 3 i componenti principali: il radar, l’FDC e i missili.
In quali Paesi sono già impiegati questi sistemi?
Australia, Cile, Finlandia, Indonesia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Oman, Spagna, USA.
Non ci sono molte informazioni sull’efficacia dei NASAMS, ma è vero che possono intercettare sia droni che missili? E gli aerei e elicotteri?
Sì, si dice che possano intercettare tutti questi obiettivi.
Che differenze ci sono tra i NASAMS e i ‘mitici’ Patriot?
Il Patriot impiega un razzo più grande e con una portata più lunga. Può indirizzare armi più grandi della NASAMS.
Che differenze ci sono tra i NASAMS e gli israeliani Iron Dome?
L’Iron Dome è stato originariamente progettato per proteggere da armi più piccole come razzi, artiglieria e mortai. NASAMS è stato progettato per armi più grandi come missili balistici e da crociera.
Quale sistema è più prestante tra NASAMS e il russo S-400?
L’S-400 è più simile al Patriot e si rivolge ad armi più grandi del NASAMS.
Lei ha scritto: “Probabilmente l’Ucraina ha sufficienti difese aeree per proteggere obiettivi militari strategici come centri di comando e controllo e depositi di munizioni. Non hanno la copertura di molti altri asset chiave come snodi di trasporto e strutture elettriche e idriche, i tipi di obiettivi che le forze russe hanno preso di mira negli ultimi giorni”. Dovrebbero essere schierati presso snodi di trasporto e strutture elettriche e idriche? In quali aree del territorio ucraino?
La stampa riporta che la Russia ha talvolta preso di mira le infrastrutture civili e quindi è necessario proteggere strutture chiave come i trasporti (aeroporti, linee ferroviarie), centrali elettriche e forniture idriche. Non sono in grado di dire dove esattamente in Ucraina.
Lei ha scritto: “Se l’Occidente accettasse di fornire un numero significativo di sistemi di difesa aerea all’Ucraina, potrebbe cambiare in modo significativo il corso del conflitto”. Perché, secondo te, questi sistemi costituirebbero dei ‘game changer’ per l’Ucraina? E basterebbero due sole batterie, come gli Stati Uniti hanno annunciato che invieranno?
Se la Russia non è in grado di comandare i cieli, dovrà fare affidamento sul suo esercito per vincere il conflitto. Ciò richiederà molto tempo e costerà molte vittime da entrambe le parti. Due batterie non saranno quasi sufficienti per fare molta differenza.
Lei ha scritto: “La Russia dovrà affrontare la profondità limitata delle sue scorte di missili. Il numero dei restanti missili russi ad alta precisione è già in esaurimento”. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, si è affrettato a sottolineare che la consegna di tali armamenti prolungherà la durata del conflitto e la sofferenza per la parte ucraina, pur non cambiando “la definizione degli obiettivi e il risultato finale” della famigerata operazione militare speciale. Perché, dunque, secondo te, sarebbe un ‘gioco di numeri’? E quali conseguenze ci sarebbero per la Russia che perderebbe la possibilità di terrorizzare gli ucraini del cielo?
Se l’Ucraina avesse sufficienti difese aeree, la Russia esaurirebbe i suoi missili. Come ho detto prima, Mosca dovrebbe quindi intraprendere una campagna terrestre, molto più difficile, per vincere finalmente il conflitto. Ciò causerebbe molte vittime da entrambe le parti.
L’impossibilità di attaccare e terrorizzare dal cielo gli ucraini potrebbe spingere la Russia ad usare un’arma nucleare tattica per fiaccare il nemico? E i NASAMS sono in grado di intercettare missili (balistici o da crociera) nucleari?
Suppongo che sia una possibilità, ed è molto difficile prevedere quali passi la Russia potrebbe essere disposta a compiere. I NASAMS potrebbero essere in grado di intercettare piccoli missili a punta nucleare, ma è probabile che sia necessario il più grande S-400.
Oltre ai NASAMS degli USA, la Germania ha già inviato il sistema Iris-T; la Slovacchia ha ceduto i suoi S-300; la Spagna sembra che si stia muovendo per inviare altri complessi missilistici, come i sistemi terra-aria Spada 2000, che utilizza i missili Aspide, versione del Aim-7 “Sparrow” costruita da Mbda, e i missili Mim-23 “Hawk”; la Francia potrebbe fornire i sistemi antiaerei a corto raggio Crotale. Come si possono integrare in modo efficace questi sistemi così da avere una forte difesa aerea?
Sì, sarà difficile integrare una serie di sistemi diversi di paesi diversi. Tuttavia, questi sistemi possono ancora essere efficaci se utilizzati da soli indipendentemente da altri sistemi. Avrebbero solo meno allerta se non fossero legati ai radar di allerta precoce generali. Mi aspetto che gli S-300 siano i più efficaci contro le armi russe. Quando costruisci un sistema di difesa aerea, le armi che conosci di più (di molto) sono le tue stesse armi.