Le esercitazioni militari russe in Bielorussia e nel Mar Nero preoccupano gli analisti di guerra. I russi possono soffocare l’Ucraina dal mare, o entrare dalla Transnistria. Biden alza i toni e poi fa sapere dalla ‘CNN’ che le rivelazioni dei piani russi sono strategia, un tentativo di interrompere la pianificazione russa

 

Ieri la Russia ha iniziato esercitazioni militari su larga scala in Bielorussia, ai suoi confini occidentali con Polonia e Lituania, e lungo il suo fianco meridionale vicino all’Ucraina. Le esercitazioni -denominate Union Resolve 2022-, dureranno 10 giorni, e si prevede coinvolgeranno circa 30mila soldati.
Secondo la Nato, si tratta del più grande dispiegamento russo nell’ex repubblica sovietica dalla Guerra Fredda. La Casa Bianca ha affermato che le esercitazioni segnano un’escalation rispetto alla crisi ucraina. Funzionari occidentali ritengono che le esercitazioni russe in Bielorussia potrebbero aprire un possibile nuovo vettore per lanciare un attacco all’Ucraina, aggiungendosi alle 100.000 truppe che Mosca ha già schierato al confine russo-ucraino. Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha definito le esercitazioni un elemento dipressione psicologica‘.
In una nota del Ministero della Difesa, Mosca ha ricordato che le manovre coinvolgono i centri di comando e le unità militari del distretto militare orientale russo, che si sono ridistribuiti in Bielorussia, in un’area di circa 10.000 chilometri, oltre alle forze armate bielorusse. Le manovre, aggiunge il Ministero, «si concentreranno sul rafforzamento delle difese dei confini dello Stato per impedire qualsiasi penetrazione di gruppi militanti armati, per chiudere i canali di contrabbando di armi e munizioni e cercare, bloccare e neutralizzare finte formazioni armate nemiche e gruppi di sabotaggio e ricognizione».

Sempre ieri, nel corso di una intervista a ‘NBC News‘, il Presidente Joe Biden ha lanciato una grave allerta che si direbbe finale nel percorso verso la minacciata invasione russa dell’Ucrainache oramai va avanti da mesi. Biden, infatti, ha detto: «I cittadini americani dovrebbero andarsene ora», riferendosi a quegli americani che sono in territorio ucraino. «Non è che abbiamo a che fare con un’organizzazione terroristica. Abbiamo a che fare con uno dei più grandi eserciti del mondo. È una situazione molto diversa e le cose potrebbero impazzire rapidamente». Al giornalista Lester Holt che gli chiedeva quale scenario potrebbe spingerlo a inviare truppe per salvare gli americani in fuga dal Paese, Biden ha risposto: «Non c’è. È una guerra mondiale quando gli americani e la Russia iniziano a spararsi l’un l’altro». Aggiungendo poi: «Siamo in un mondo molto diverso da quello in cui siamo mai stati».
In mattinata, intanto, il Dipartimento di Stato aveva emesso un avviso che tra il resto recita che gli Stati Uniti «non saranno in grado di evacuare i cittadini statunitensi in caso di azione militare russa in qualsiasi parte dell’Ucraina». In apertura l’avviso recita: «Non recarsi in Ucraina a causa delle crescenti minacce dell’azione militare russa e del COVID-19; quelli in Ucraina dovrebbero partire ora con mezzi commerciali o privati».

Trascorrono poche ore dall’allarme lanciato da Biden, e laCNNrilascia un servizio dal titoloHow the Biden administration is aggressively releasing intelligence in an attempt to deter Russia‘. L’articolo non potrebbe essere più autorevole, è firmato da tre giornaliste di punta della testata –Katie Bo Lillis, Natasha Bertrand, Kylie Atwood–, che si occupano di intelligence e sicurezza nazionale, accreditate presso le agenzie di sicurezza federale e Casa Bianca. Il servizio si apre così: «Per mesi, l’Amministrazione Biden ha alimentato titoli allarmanti e ha sorpreso Washington con un notevole battito di tamburi di rivelazioni ufficiali di intelligence precedentemente classificata che rivelano le mosse russe mentre Mosca ammassa le truppe al confine ucraino.

Funzionari dell’Amministrazione dicono alla ‘CNNche le rivelazioni sono state accuratamente coordinate tra il Consiglio di sicurezza nazionale,la comunità dell’intelligence e altre agenzie di sicurezza nazionale nel tentativo di interrompere la pianificazione russa, smussare l’efficacia di qualsiasi operazione ‘falsa bandiera’ e, in definitiva, scoraggiare l’azione militare.
E ci sono segnali che la strategia sta funzionando, affermano i funzionari statunitensi».

La fonte che appare nel servizio è un anonimo ‘funzionario dell’intelligence occidentale’, il quale spiega bene l’operazione e soprattutto le motivazioni. «“La speranza è che i russi siano sorpresi dalla conoscenza alleata di queste cose e che abbiano una reazione interna”, ha detto alla ‘CNN‘ un alto funzionario dell’intelligence occidentale. “Di solito, quello che ti aspetteresti di vedere sarebbe che i russi si chiedessero se hanno una talpa”.
Questo è utile per farli dubitare di se stessi. È utile per farli dubitare se possono effettivamente eseguire alcuni di questi piani e avere ancora segretezza e sorpresa”, ha continuato questa persona. “A volte, se metti abbastanza dubbi nel sistema, possono effettivamente rimuovere alcune persone competenti che sospettano di essere spie che, in realtà, non sono affatto spie».
Un strategia non nuova, usate altre volte e con risultati diversi di volta in volta. «La strategia ha anche portato a scontri con i media statunitensi sulla riluttanza dell’Amministrazione a mostrare prove delle sue affermazioni. Le rivelazioni sono arrivate in gran parte sotto forma di dichiarazioni di portavoce dell’agenzia e funzionari che hanno fornito poco a titolo di prova, in effetti, chiedendo ai giornalisti di riportare il materiale senza conferma», precisano le autrici del servizio.

Così è difficile capire se e fino a che punto è autenticamente fondato l’allarme di Biden, o se faccia parte di questa che il funzionario che dialoga con ‘CNN‘ definisce una ‘campagna di comunicazione strategica‘, respingendo l’ovvia obiezione che quella condotta dal governo americano sia strumentalizzazione dei media, a modo suo un diverso tipo di ‘disinformazione’.

Quello che, in occasione di Union Resolve 2022, preoccupa gli analisti dei vari think tank è il Mar Nero, l’area di queste esercitazioni, che lascia intuire scenari di guerra vera.
Una complessa analisi del Center for Strategic and International Studies sostiene che Putin ha schierato le sue forze per dare loro una vasta gamma di opzioni, dal prendere tutta o parte dell’Ucraina, al sequestro di una cintura di terra per collegare la Russia con il Trans-Dniester (Repubblica Moldava di Pridnestrovian – PMR), meglio conosciuta come Transnistria, un nastro, senza sbocco sul mare, di terreno tra l’Ucraina e la Moldova che interromperebbe l’accesso dell’Ucraina al Mar Nero.

«Un ex membro del Parlamento europeo ha delineato una versione della strategia del corridoio terrestre in un recente articolo su ‘Project Syndicate‘, suggerendo che Putin potrebbe usare le sue forze per stabilire una linea di controllo dalla regione del Donbas alla grande città di Dnipro sul fiume Dnepr, una distanza di circa 190 miglia. “Il controllo di quella linea consentirebbe alla Russia di tagliare tutta l’Ucraina meridionale e orientale, circondare completamente le forze armate ucraine che stanno attualmente affrontando il Donbas e costringerle rapidamente ad arrendersi”, ha scritto Charles Tannock. “Le ricompense militari immediate sarebbero significative: il controllo completo del Mar d’Azov e la difesa sicura del corridoio terrestre verso la Crimea annessa”», sostiene ‘Washington Wxaminer‘ dopo aver studiato i rapporti di vari centri studi americani.

La Transnistria, con una popolazione che per la maggior parte si identifica come russa e spera di poter tornare sotto la giurisdizione di Mosca, è uno Stato indipendente de facto, non riconosciuto dai Paesi membri dell’ONU, e considerato parte della Moldavia, governato da un governo autonomo con sede a Tiraspol, che dista circa 60 miglia dalla città costiera ucraina di Odessa, e cheospita circa 1.000 soldati russi. «Sebbene Mosca non riconosca la pretesa di indipendenza della Trans-Dniester -lo fanno solo gli Stati separatisti dell’Ossezia meridionale, dell’Artsakh e dell’Abkhazia- ha utilizzato la regione per esercitare un elemento di controllo sulla Moldova, che è uno Stato neutrale», afferma Amanda Coakley, corrispondente internazionale a Vienna, esperta di Europa dell’Est e centrale. «Dal 2002, più di 200.000 persone del Trans-Dniester hanno ricevuto un passaporto russo, una mossa che ha continuamente infastidito Chisinau. La Russia ha fatto cose simili con le popolazioni di altre repubbliche canaglia amiche, tra cui l’Abkhazia, l’Ossezia meridionale e le due enclavi separatiste nell’Ucraina orientale».
«“La realtà è che il Cremlino cerca di creare un ambiente di destabilizzazione e instabilità in tutta l’Ucraina, non solo nella direzione orientale”, ha affermato Yuriy Klymenko, rappresentante speciale dell’Ucraina per l’insediamento del Trans-Dniester. “La regione del Trans-Dniester e il contingente russo schierato lì potrebbero diventare parte di questi sforzi”».

Il Mar Nero, al centro delle esercitazioni russe iniziate ieri, è l’altra ipotesi di lavoro degli analisti che cercano di capire come Mosca potrebbe attaccare Kiev evitando l’invasione di ampie dimensioni, una soluzione tradizione che sempre più appare come irrealistica.
«Nell’ambito delle sue esercitazioni nel Mar Nero,Mosca ha dichiarato non sicure per la navigazione ampie zone di mare intorno alla penisola di Crimea e al porto ucraino di Odessa durante le esercitazioni, così come la metà meridionale del Mar d’Azov». «Il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha condannato la mossa, descrivendola come una tattica di ‘guerra ibrida’. “Una copertura senza precedenti delle manovre rende praticamente impossibile la navigazione in entrambi i mari. In sostanza, questa è una complicazione significativa e ingiustificata del trasporto marittimo internazionale, in particolare del commercio, che può causare complesse conseguenze economiche e sociali, in particolare per i porti dell’Ucraina”, ha affermato in una nota ufficiale di ieri». In effetti, come afferma Amy Mackinnon, giornalista di sicurezza nazionale e intelligence del ‘Foreign Policy‘, «Il blocco ha sottolineato la vulnerabilità della costa meridionale dell’Ucraina e dei suoi porti, nonché l’incapacità dell’Ucraina e della NATO di scoraggiare Mosca nel Mar Nero». «“Purtroppol’Ucraina non ha ancora una vera e propria marina e la NATO non ha una strategia adeguata su come trattare con la Russia. Ecco perché la Russia sta dettando la strategia nel Mar Nero”, ha affermato Mykhailo Samus, direttore del New Geopolitics Research Network».

«Per la prima volta in otto anni, la Russia non ha lasciato corridoi per consentire alle navi mercantili di passare in sicurezza attraverso il mare in cui si eserciterà , ha scritto su Facebook Andrii Klymenko, caporedattore di ‘Black Sea News. “Non vogliamo panico, ma è molto simile ai preparativi per unblocco navaledei porti ucraini”, ha scritto Klymenko.

Andrii Zagorodniuk, ex Ministro della Difesa ucraino, ha affermato di considerare una crisi marittima uno degli scenari più probabili che la Russia potrebbe perseguire come parte di uno sforzo per destabilizzare l’Ucraina».

«“Possono semplicemente soffocare l’Ucraina dal mare”, ha detto Zagorodniuk. Circa il 70 per centodelle importazioni e delle esportazioni ucraine passa attraverso i porti del Paese e gran parte di questo è concentrato nei porti intorno a Odessa. Qualsiasi blocco avrebbe un profondo impatto sull’economia del Paese e potrebbe a sua volta destabilizzare il Paese politicamente, creando potenzialmente aperture per la Russia per aumentare la sua influenza, ha affermato Zagorodniuk. Un blocco sarebbe anche una strategia significativamente meno rischiosa per Mosca rispetto a un’invasione totale dell’Ucraina».

Nella prossima settimana il Mar Nero sarà attentamente monitorato, e sarà tenuta sotto stretta sorveglianza Transnistria. Così come saranno osservati i movimenti degli americani in Ucraina.