Il sistema elettorale tedesco, proporzionale seppur con delle correzioni, produce governi di coalizione
Il sistema elettorale tedesco, proporzionale seppur con delle correzioni, produce governi di coalizione dopo la chiusura del voto: per indicare le possibili formazioni si usa un ‘codice di colori’ che identifica ogni partito con un colore (nero per il blocco conservatore Cdu/Csu, rosso che indica sia i socialdemocratici della Spd sia la sinistra radicale Die Linke, giallo per i liberali della Fdp e naturalmente verde per i Verdi). Di conseguenza alle coalizioni si attribuiscono nomi che rispecchiano le combinazioni cromatiche. Ecco tutto il ventaglio di coalizioni possibili
KENYA (nero, rosso, verde) – La Germania negli ultimi otto anni è stata guidata da una ‘Grosse Koalition’, cioè ‘Grande coalizione’, composta da blocco conservatore e socialdemocratici: far entrare i Verdi potrebbe garantire una maggioranza sicura, ma Spd e Cdu sono in testa a testa nei sondaggi e naturalmente chi sarebbe chiamato a scegliere il cancelliere farà la differenza.
SEMAFORO (rosso, giallo, verde) – Un’ipotetica coalizione fra Spd, liberali della Fdp e Verdi, anche questo eventualmente un inedito a livello federale, in passato è stato escluso dalla Fdp, ma stavolta i liberali (che non hanno partecipato all’ultimo governo) non escludono nessuna opzione.
GERMANIA (nero, rosso, giallo; o rosso, nero giallo a seconda di chi arriverà in testa) – Una combinazione fra blocco conservatore Cdu/Csu, centro-sinistra della Spd e liberali Fdp potrebbe numericamente funzionare.
ROSSO-ROSSO-VERDE – Un’alleanza di Spd, Linke e Verdi è lo spettro che viene agitato dai conservatori quando i sondaggi danno in vantaggio la Spd. Condizione di base affinché sia uno scenario possibile è però innanzitutto che Die Linke superi la soglia di sbarramento del 5% per l’ingresso al Bundestag.
KIWI O NERO-VERDE – Un’alleanza soltanto fra Cdu e Verdi al momento sembrerebbe improbabile che riesca a ottenere una maggioranza.