Una prima versione potrebbe essere pronta fra due anni
A Poche settimane fa risale l’ approvazione da parte del Dipartimento di Stato della vendita alla Polonia del sistema di artiglieria mobile Himars, per un costo stimato di 250 milioni di dollari: nell’ accordo erano compresi 16 sistemi lanciarazzi Gmlrs di tipo M31A1, di 9 M30A1, 61 sistemi missilistici tattici Atacms M57 nonché 8 unità di navigazione di posizione universale, 34 razzi di pratica a gamma ridotta a basso costo e 1642 sistemi di guida e di controllo per GMLRS. Poco tempo prima, per una somma pari all’ incirca a quella concordata per gli ultimi acquisti, erano stati acquistati anche 150 missili aria-aria AIM-120C-7.
Negli ultimi giorni, Bartosz Kownacki, il segretario di stato polacco Ministero della Difesa Nazionale, ha sostenuto che Varsavia ha in programma di costituire una propria soluzione per la difesa aerea a corto raggio (SHORAD), nell’ ambito del cosiddetto programma “Narew”, integrando capacità nazionali con altre extranazionali. Per far fronte a questa necessità, ha prima concluso con il governo degli Stati Uniti un accordo per l’ acquisto di diversi sistemi di difesa aerea e missilistica, 8 sistemi di difesa aerea Patriot, equipaggiati con il più recente sistema di controllo del fuoco IBCS nell’ ottica del programma “Wisla”.
L’ esigenza polacca di dotarsi anche di un sistema a corto raggio sarebbe causata dal fatto che, negli ultimi anni, il Paese dell’ Europa dell’ est ha avvertito con sempre maggior angoscia il timore di un’ aggressione russa nella, soprattutto dopo quanto accaduto in Ucraina. Inoltre, nell’ ambito dell’ Alleanza Atlantica, la Polonia è tra i pochi Paesi che rispettano la regola del 2% del PIL ed è, quindi, soprattutto dall’ Amministrazione Trump, un alleato molto apprezzato. E questo lo stesso Presidente lo aveva riconosciuto nella sua visita, in primavera, nella capitale polacca. Nel corso di quella visita ufficiale, Trump aveva denunciato il comportamento destabilizzante della Russia nell’ area orientale dell’ Europa, trovando concordi le autorità polacche. Peraltro, in concomitanza delle esercitazioni russe Zapad, il Ministro della Difesa polacco Antoni Macierewicz aveva dichiarato: «I russi non si stanno preparando alla difesa, ma ad una aggressione».
I successi nel programma di difesa a medio raggio “Wisla” hanno messo la Polonia nella condizione di dedicarsi con più impegno nella difesa a corto raggio. «Speriamo che il prossimo anno il programma acceleri perché la situazione attuale con il sistema SHORAD in Polonia è lungi dall’essere soddisfacente. Tuttavia, questo programma è più semplice perché abbiamo la nostra soluzione per quanto riguarda i radar. Abbiamo radar, che saranno usati per “Narew”»ha dichirato Kownacki in una recente intervista.
La Polonia dovrà dunque selezionare gli intercettori che ritiene più consoni ai propri bisogni e ci sono diversi missili presi in considerazione e, stando a quanto rivelato dal segretario di stato polacco Ministero della Difesa Nazionale, «esistono diverse soluzioni disponibili sul mercato» ha affermato. Sarebbe in corso di valutazione l’ utilizzo dell’intercettore SkyCeptor il cui pregio sarebbe, secondo Kownacki, quello di ridurre il costo di Narew. Sul tema, infatti, il Ministro della Difesa polacco Macierewicz ha reso noto che il sistema di difesa aerea a breve raggio di Narew potrebbe essere prodotto direttamente dall’industria polacca, missili esclusi.
Intervistato dal quotidiano “Rzeczpospolita”, il Ministro ha inoltre spiegato che «si tratta di un sistema completo, preparato da Varsavia, da società polacche, principalmente Pit-Radwar, e sarà efficiente in futuro. Questi sistemi sono molto moderni e possono costituire la base, almeno in larga misura, dell’autosufficienza dell’esercito polacco in termini di sistemi di contraerea missilistica».
Considerati gli imponenti traguardi raggiunti nel campo Wisla, non sarebbe strano, come riconosciuto dal segretario del Ministero della difesa polacco, se fossero ipotizzati degli adattamenti di alcuni mezzi anche nell’ ambito Nerew. Su quest’ultimo dovrebbero essere montati i missili britannici Patriot: lo stesso segretario alla Difesa britannico Harriett Baldwin aveva esplicitato alle forze armate polacche l’interesse dell’industria inglese riguardo al Programma Narew. Senza contare che, negli ultimi anni, la Polonia ha profuso enormi sforzi nella ricerca e nello sviluppo di un proprio sistema ICBS. «Vogliamo procurarci il sistema il più velocemente possibile. Però, dobbiamo anche prendere in considerazione il fatto che ci sono alcuni elementi indipendenti che richiedono tempo» ha constatato Kownacki.
«La versione iniziale del progetto di difesa aerea a corto raggio Narew sarà pronta fra due anni» ha sostenuto il ministro della Difesa polacco Antoni Macierewicz, quando ha fatta visita alla Brigata di difesa missilistica aerea Varsavia 3 a Sochaczew, evidenziando già che nella prima versione il sistema le capacità saranno ridotte soprattutto dal punto di vista dell’ integrazione con altri sistemi. Ciononostante, a Mosca non farà piacere.